In un uggioso pomeriggio del 199… io ed un mio buon amico che ora vive molto lontano ci rifugiammo in una libreria del centro per sfuggire all’umidità e dare un’occhiata a cosa ci offrisse il mercato.
L’occhio ci cadde su un volume nero sulla copertina rigida del quale spiccavano le lettere del titolo, Le Ceneri del Resuscitato.
Un fumetto di Magnus.
Ora, all’epoca noi non si era fini estimatori di fumetti, ma semplici lettori.
Per noi Magnus significava La Compagnia della Forca, Alan Ford, Lo Sconosciuto.
OK, sapevamo di Kriminal e di Satanik, ma quel volume in particolare richiamava incontinenze molto più inquietanti – sesso, violenza, cannibalismo…
Ma non fu esattamente quello, a prenderci in contropiede.
No, fu il fatto che il mio amico ricordava con una certa sicurezza di aver ritrovato una versione infinitamente più squallida – editorialmente parlando – e antica di quel ridicolo pornazzo fumettistico, presso la caserma romana dove aveva dapoco finito di svolgere il servizio militare.
Era un lato di Magnus che non conoscevamo.

Ora, la Lizard pone sul mercato un volume – fresco fresco per il mercato natalizio – che espande ed approfondisce il lato oscuro (ma neanche poi tanto oscuro) della carriera artistica di Roberto Raviola, in arte Magnus.
Si intitola Magnus Erotico e Fantastico, ed è un sontuosissimo volume da 250 pagine che raccoglie le opere dell’artista dal 1980 allaprima metà degli anni ’90.
C’è Milady nel 3000, ci sono Le 110 Pillole, ci sono Le Femmine Incantate…
Ci sono un sacco di cose che ho già.
Ma ci sono anche delle perle scomparse da tempo, inclusa una succosa biografia dell’autore (naturalmente a fumetti).
È interessante lo stretto legame in Magnus di fantastico ed erotismo, così come è straordinario il levello di dettaglio delle tavole, con i richiami ai classici del fumetto (Flash Gordon primo fra tutti) e lo strano vezzo di adattare antiche opere letterarie cinesi.
Chissà, qualcuno riuscirà persino a sentirsi offeso, dalla cura anatomica di certi amplessi, dall’oscenità di certe trovate.
Per tutti gli altri, questo rimane un pezzo imperdibile per una biblioteca che del fantastico voglia davvero esplorare ogni aspetto.
In un panorama dominato da giganti, Magnus è stato il più grande.
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