strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti


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È qui la festa? – un insolito regalo di compleanno

La settimana passata, parlando della cordata di amici cospiratori che hanno tentato – contro ogni logica – di procurarmi una connessione a internet decente nel posto in cui vivo, ho accennato al fatto che questa è stata solo una delle cospirazioni che hanno preso vita attorno al mio cinquantesimo compleanno.

E mentre un gruppo di idealisti si scontrava con la patetica realtà tecnologica dell’Astigianistan, un altro gruppo di vecchi amici – loschissimi individui associati alla rivista LN ed alla antologia ALIA – hanno pensato che invece di mettermi dei soldi in una busta, come facevano i nonni una volta, o regalarmi una cravatta e un dopobarba, sarebbe stato meglio pensare a qualcosa di più specifico e… interessante.

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Undici domande a tradimento

Lo conoscete, vero, il giochino delle undici domande.

Io ho già dato a suo tempo, ma a questo punto Max Citi mi gira una lista di domande alle quali non so resistere.
Ergo, le copio qui sotto e rispondo…

1) Ricordi cosa stavi facendo nel momento della comunicazione dell’attacco alle due torri, l’11 settembre 2001?

Con estrema precisione – ero al banco della pasticceria Comba, a Torino, e stavo cercando di decidere quale torta comperare per festeggiare quella sera il compleanno di mio fratello.

2) Se disponessi di una macchina del tempo ritorneresti indietro al 10.9.2001 per cercare di impedire l’attacco? O temeresti una possibile perturbazione temporale?

Io sono notoriamente un sostenitore della legge di Conservazione della Realtà di Fritz Leiber.
Però ci proverei.
Telefonerei alla mia amica che l’11 settembre si ritrovò a due isolati dalle torri e per quasi 36 ore non riuscì a rientrare a casa.
E a un sacco di gente.

3) Pensi che il presidente Bush jr. te ne sarebbe grato, sempre ammesso che dopo il tuo intervento ci fosse tuttora Bush come presidente?

Credo che Dubja Bush avrebbe altro a cui pensare. Ammesso che pensi.
Ma non credo lo avrebbero rieletto, senza la minaccia dell’Asse del Male – e quindi forse no, non mi sarebbe grato.

4) Credi che entro una cinquantina d’anni esisteranno cantieri e miniere nella fascia degli asteroidi compresa tra Marte e Giove?

Sì.
Anche prima.
Per quanto, forse, vincerà il sistema di portare gli asteroidi più vicino a noi, epoi cavarli con macchine controllate a distanza.
Ma sì, succederà.
Conosco persone che ci stanno lavorando in questo momento.

5) Pensi sinceramente che il governo Giapponese contemporaneo abbia ragione a chiedere indietro le isole Curili ai russi e che il dissidio rischi di provocare una guerra?

Essendo fondamentalmente un ottimista, credo che non ne verrà fuori nulla di troppo disastroso.
Credo che il governo imperiale desideri flettere i muscoli per mostrare ai suoi vicini di casa emergenti (Cina, Taiwan, Corea) che non intende farsi intimidire.

6) Sai, senza consultare Wikipedia, dove sono le isole Curili? Non vale rispondere: «Vicino al Giappone».

Sì, lo so – ma controllo su Wikipedia comunque, per sicurezza.
Sempre verificare le fonti.

7) In generale come ritieni la tua cultura in campo geografico?

Se escludiamo strutture effimere come le città e i confini politici, direi piuttosto buona – sono un geologo.
Vuoi che ti trovi la Placca Juan da Fuca? Vuoi che ti trovi la Grande Faglia Himalayana?

8) Hai qualcuno con il quale passeresti un anno intero su un’isola deserta o preferiresti passarlo da solo?

Credo potrei passarlo da solo senza impazzire di più di quanto non lo sia già.
Con mio fratello ci faremmo delle matte risate.
Ci sono poi un paio di signore, ma credo che sarebbero loro, a non voler venire con me sull’isola deserta (o anche solo sull’ottovolante).

9) Hai un cane o un gatto o entrambi?

Da pochi giorni ho un riccio!
Si chiama Ozzie!
Poi ho un gatto semi-randagio che ha adottato la mia legnaia come abitazione per ilperiodo invernale.
Ed ho avuto gatti domestici per tutta la mia vita.
Per un breve periodo ho anche avuto un basset-hound… la creatura più zuccona dell’universo.

10) Se li hai o li hai avuti entrambi, pensi che il gatto sia più furbo ma che il cane sia più buono?

Credo che ciò che penso io di lui al gatto non importi affatto.
Al cane sì.

11) Pensi di essere più furbo o più buono?

Furbo temo di no.
Buono spesso significa sciocco, nel nostro paese, ed io cerco di non essere sciocco.
Ma buono sì, ci si prova.


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Scaricabili

Segnalazione forse superflua – se passate regolarmente per queste pagine, è probabile che passiate anche per quelle – ma mi pare comunque il caso di menzionare che da ieri è possibile scaricare dal sito Malpertuis il racconto Tutta la Vostra Base Sono Appartenere a Noi, col quale Elvezio Sciallis ha debuttato nel colorito gruppo degli Alia Boys (and Girls).

Resta da vedere se l’iniziativa davvero causerà un incremento delle vendite dell’antologia – e degli altri lavori di Elvezio- come sostengono, dati alla mano, gli editori del mondo civile.
Di sicuro, l’iniziativa si affianca a simili distribuzioni della propria opera da parte di altri Alienati (in senso buono),
in particolare Massimo Citi, in solitaria e con Silvia Treves.

A questo punto unpaio dei miei fan (si, ok, continuiamo a sognare) mi hanno chiesto per quale motivo io non faccia lo stesso.
Mi pare allora il caso di riportare qui di seguito l’articolata risposta fornita a quegli amici…
https://i0.wp.com/blog.wired.com/photos/uncategorized/2007/05/01/cory_by_kottke.jpg

  • Primo e soprattutto – per andare contropelo a Cory Doctorow, che è una persona simpaticissima e sa stare allo scherzo, e …
  • Secondo, da non trascurare – … per scatenare l’altera e santimoniosa furia di tutte le adolescenti che si abbandonano  a sogni bagnati leggendo i saggi sull’open source di Cory, scaricati gratis dalla rete. Non vedo infatti perché Cory Doctorow debba rimorchiare con la faccenda del paladino dell’open source…
  • Terzo – perchè se tanto mi dà tanto, preferisco che di desidera parlare male del mio lavoro a priori debba pagare per poterlo fare.
  • Quarto – in effetti alcuni miei lavori sono disponibili gratis attravero la rete; sul sito di Ken Asamatsu, ad esempio. Sono in giapponese, ma questa è la dura scuola dell’open source. Altre cose si trovano su eMule, ad esempio – ma chi le ha caricate non ha avuto la cortesia di segnalare il nome dell’autore, quindi farete un po’ di fatica a trovarle. Altre ancora sono disseminate per la rete – e normalmente in inglese.

Per consolarvi, eccovi un piccolo aiuto a capire dove Elvezio Sciallis trovi le sue idee…


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Romanzo a puntate

Così come mi viene segnalata, giro con piacere la seguente notizia.

Comincia oggi presso il blog http://riduzioneaicona.blogspot.com/ la pubblicazione on line del romanzo Riduzione a Icona di Silvia Treves (S_3ves) e Massimo Citi (Maxciti). Il romanzo – per chi ama le etichette un mix di fantascienza distopica, hard-boiled, cyberpunk crepuscolare e delirio alimentare – verrà pubblicato a puntate direttamente sul blog con una cadenza all’incirca bisettimanale. Iniziato nel 1996 e revisionato per l’ultima volta nell’autunno del 2007 è un romanzo di 98.841 parole, 587.724 caratteri e 31 capitoli e viene pubblicato gratuitamente on line semplicemente perché gli autori, dopo millanta rifiuti dalle più «prestigiose» case editrici e prima di decidere per un’eventuale pubblicazione con CS_libri, sono stanchi di tenersi il romanzo in una cartella del PC e desiderano raccogliere commenti, giudizi e critiche. In fondo l’unico motivo degno per il quale si scrive – secondo noi, almeno – è per essere letti, ovvero per comunicare con altri lettori. Potrete trovare ulteriori considerazioni personali degli autori nei rispettivi blog (delirio e dubbio / fronte e retro)

Buona lettura!