Natale di crisi, ma un paio di cose – opportunamente non affidate agli amici della SDA – sono arrivate a rallegrare le mie feste grazie a mio fratello e ad un paio di amici lungimiranti.
La regola è la solita – nel dubbio, regalami un libro…
E poiché ho promesso altrove che avrei parlato dei libri che mi sono stati regalati, beh, ecco a seguire i cinque titoli più vicini al mio cuore, ovunque esso sia (e che promettono di farmi compagnia in questo strano fine d’anno assolato).
Di un paio d’altre cose vi ho già parlato, di altre probabilmente vi parlerò. Ma per ora, alcuni titoli molto diversi fra loro (tanto per evitare la noia).
Cominciamo con Seven Taoist Masters, classico cinese del 16° secolo, tradotto da Eva Wong e pubblicato da Shambhala.
Manuale di pratica taoista mascherato da romanzo, che illustra pratiche, teoria e precetti taoisti attraverso le avventure di un maestro e dei suoi sette discepoli. Basato sulla tradizione orale ed ambientato nel 13° secolo, il romanzo è, come dicono a Hollywood “basato su fatti realmente accaduti”.
Illustrato da riproduzioni litografiche d’epoca, il volume non arriva a 200 pagine, ma è denso di contenuti – e spesso piuttosto divertente
Ed ovviamente spiega come raggiungere l’illuminazione e la saggezza, come diventare immortali e come funziona davvero il karma.
Poi, tanto per non perdere il vizio, Steampunk!, sontuosa antologia curata da Kelly Link e Gavin J. Grant, che riunisce racconti e fumetti accomunati dalla scelta stilistica di tenersi quanto più lontano possibile dalle rotte battute, dalla Londra vittoriana e dai cliché più battuti (e sclerotizzanti) del genere.
Le premesse sono ottime – vedremo alla lettura come si sviluppano i contenuti.
… e restando in tema di antologie, il massiccio The Book of Cthulhu, curato da Ross Lockhart per Nightshade Books, si presenta come un solido compendio del meglio della scuola lovecraftiana di ieri e di oggi – un paio di storie classiche le ho più che doppie (The Tugging, di Ramsay Campbell!), ma la selezione di autori giovani è particolarmente interessante.
Il classico “one stop resource” per l’orrore sovrannaturale in letteratura.
Ed una copertina fantastica.
Passando alla saggistica, insolito e intrigante, Grave Secrets of the Dinosaurs, di Phil Manning, per National Geographic, che parte dall’adrosauro scoperto in Nord Dakota nel ’99, e soggetto ad alcuni degli studi più di avanguardia mai immaginati per un resto fossile, per illustrare lo stato dell’arte della ricerca paleontologica nel 21° secolo.
Ma ci sono anche mummie, estinzioni di massa, Mark Twain e un sacco di pettegolezzi paleontologici.
Ottimo.
E parlando di estinzione…
Surviving Armageddon, volume della Oxford University del vulcanologo Bill McGuire, nel quale si spiega… beh, come sopravvivere alla fine del mondo.
Supervulcani, impatti con asteroidi, cambiamento climatico…
Perché dopotutto è il 2012, che ci aspetta.
(Di McGuire avevo già letto un – consigliatissimo – manuale su come diventare ricchi sfondati cavando minerali rari nella cintura degli asteroidi)
Ah, e come vuole la tradizione di questo blog, un outsider – per la forma ma non per la qualità…
Esploratori Perduti, di Stefano Mazzotti, polposo ebook della benemerita editrice Codice. Esploratori, naturalisti e scienziati sul campo, italiani a piede libero nell’800, fra Unità e Grande Guerra, prontamente rimossi dalla cultura nazionale (ché la scienza, si sa, non è cosa per gli autentici intellettuali).
Molto molto buono, altamente istruttivo – ed ovviamente un altro tassello nella cospirazione che vuol farmi sostituire il mio vecchio ereader con l’interfaccia in mandarino (che in effetti fa molto Serenity) con un moderno e costoso aggeggio.
Insomma, non esattamente le strenne che consigliavano i supplementi illustrati dei quotidiani nazionali, ma tre opere narrative e tre saggi, un’infilata di ottime scelte molto gradite.
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