strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti


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La lista di suggerimenti per Natale

Perché se hai un blog che parla di libri, devi fare la lista di libri per Natale, o così dicono quelli bravi.
Solo che questo è strategie evolutive, e quindi di liste nen faremo due – o magari tre. Una oggi, per i libri cartacei da regalare, una la sera di natale, per gli ebook che potete ordinarvi alla svelta per uso personale (o spedire come regalo – meglio di un biglietto d’auguri), ed una prima dell’Epifania, di cose a basso costo (diciamo sotto i 5 euro, magari anche sotto i 2), che potete mettere nella calza della Befana.
Magari cose ovvie, ma chi può dire… vediamo.

A questo giro, libri di lusso (o quasi), metà in italiano – più un paio di cose diverse.
Vediamo…

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Come si cammina

Mi hanno regalato un libro.
Sai che novità, mi direte voi.
Ma non ti farà male passare tutto ‘sto tempo a leggere?
Poi perdi la vista.
Perché non esci a fare due passi…

Ecco, mi hanno regalato un libro sul camminare.
È How to Walk di Thich Nhat Hanh.
Ne avevo parlato qui, e un’amica me ne ha regalata una copia.
Io ho delle amiche così. Continua a leggere


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Otto di Caterina

Continuiamo* la rassegna dei regali di Natale (in attesa di quelli dell’epifania).

E invece di parlare di libri, oggi parliamo di dischi.
Uno dei regali più divertenti di quest’anno è stato un ricco cofanetto contenente otto – contateli, otto! – dischi di Caterina Valente, che vanno ad arricchire la mia collezione.

caterina1I dischi sono
The Hi-Fi Nightingale, del 1956
Olé Caterina, del 1957
Plenty Valente, del 1957
A Toast to the Girls, del 1958
Arriba, del 1959
Classics with a Chaser, del 1960
Super-fonics, del 1961
Great Continental Hits, del 1962

Tutti rimasterizzati e – nei limiti del possibile – restaurati.
Non sono certamente edizioni da audiofili, ma servono il loro scopo dichiarato – che è quello di allineare 96 brani incisi dalla Valente nel momento in cui la sua carriera cominciava a prendere velocità. Continua a leggere


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L’importanza di una dedica

book-gift2Siamo a due giorni da Natale.
È un buon momento per un po’ di lifestyle blogging.

Il libro rimane probabilmente il più popolare fra i regali natalizi.
In un paese che legge sempre meno, nel quale l’italiano medio legge 0,73 libri l’anno, nel quale oltre il trenta per cento dei cittadini sono analfabeti funzionali (nel senso che leggono le parole, ma non capiscono cosa voglia dire ciò che leggono), il Natale è per i librai ciò che San Valentino è per i cioccolatieri o il Giorno dei Morti per i fiorai.

Ma è facile, essere cinici. Continua a leggere


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Idea Regalo d’Emergenza

Questo è un doppio post.
È in parte lifestyle blogging, in parte top five.

Natale incombe – tempo di regali.
Crisi, depressione globale, pochi soldi.
E poche ore a disposizione.
Come sistemare un paio di regali inevitabili senza spendere un capitale e facendo anche una discreta figura?

Beh, un sistema divertente per fare qualcosa di diverso restando con un po’ di fortuna sotto i 10 euro è quello di buttarla sui vinili usati.
Dischi.
LP.
Ci sono ormai un sacco di posti che vendono vecchi vinili (penso a Materiali Resistenti a Torino… ma ce ne sono tanti altri).
Ora, uno dei problemi del regalare vecchi vinili è che di solito la persona a cui vogliamo regalare quel vecchio disco, se è in grado di apprezzarlo, ce l’ha già.
E doppio – anche in CD.
E in digitale sul lettore mp3.

thehunterMa allora, proviamo a pensare in maniera tetradimensionale – noi non sioamo di quei vecchi idioti che stanno a disquisire per ore su se sia meglio l’analogico o il digitale.
Noi lo sappiamo cosa aveva di superiore ed inarrivabile il vinile rispetto a CD e MP3 – la copertina.
Quindi, regalo da fare?
Si sceglie un bel vinile con una bella copertina, elo si incornicia.
Bello liscio.

Ora, possiamo scegliere il disco sulla base di diversi parametri…
. magari è il disco preferito del nostro destinatario
. o ha semplicemente una copertina fantastica, che sappiamo che gli piacerà*

Di solito, per gli indecisi, i Pink Floyd vanno con tutto.
Notate che il disco non deve essere in buone condizioni – basta che lo sia la copertina!
E non deve essere neanche il disco migliore di quel gruppo o artista o compositore.
È sufficiente che sia la copertina migliore – la più spettacolare, la più gradevole.
Serve poi una semplice cornice a giorno, meglio se col plexiglass che col vetro**.
Fatto.
Le copertine doppie ad album, naturalmente, sono le migliori.

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Detto ciò, io, per dire, quali copertine mi appenederei alla parete…? Continua a leggere


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Non divertente come avrei voluto

Ho deciso di fare un regalo a mio fratello, che si arrabatta a vivere da single nella grande metropoli, mentre io godo dei piaceri di condividere la casa avita con l’anziano genitore .
E così gli ho procurato una copia di The Art of Maliness.
Mi piaceva, l’idea di una specie di Manuale delle Giovani Marmotte per uomini, che vada a ripescare certi elementi della vita vintage.
Un po’ dieselpunk, un po’ ironico, ma comunque solido.

E naturalmente, poiché fino a domenica mio fratello non lo vedo, nel frattempo il libro me lo sono sono sfogliato io.
E se è evidente che il libro, acquistato a scatola chiusa sulla base dei contenuti del sito web omonimo, non è esattamente ritagliato sul single, ed al contempo è innegabile che alcuni dei contenuti siano eccellenti… ecco, rimane un vago retrogusto di qualcosa di… mah, vagamente discutibile.

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Libri sotto l’albero – una Top Five

Natale di crisi, ma un paio di cose – opportunamente non affidate agli amici della SDA – sono arrivate a rallegrare le mie feste grazie a mio fratello e ad un paio di amici lungimiranti.
La regola è la solita – nel dubbio, regalami un libro…

E poiché ho promesso altrove che avrei parlato dei libri che mi sono stati regalati, beh, ecco a seguire i cinque titoli più vicini al mio cuore, ovunque esso sia  (e che promettono di farmi compagnia in questo strano fine d’anno assolato).
Di un paio d’altre cose vi ho già parlato, di altre probabilmente vi parlerò. Ma per ora, alcuni titoli molto diversi fra loro (tanto per evitare la noia).

Cominciamo con Seven Taoist Masters, classico cinese del 16° secolo, tradotto da Eva Wong e pubblicato da Shambhala.
Manuale di pratica taoista mascherato da romanzo, che illustra pratiche, teoria e precetti taoisti attraverso le avventure di un maestro e dei suoi sette discepoli. Basato sulla tradizione orale ed ambientato nel 13° secolo, il romanzo è, come dicono a Hollywood “basato su fatti realmente accaduti”.
Illustrato da riproduzioni litografiche d’epoca, il volume non arriva a 200 pagine, ma è denso di contenuti – e spesso piuttosto divertente
Ed ovviamente spiega come raggiungere l’illuminazione e la saggezza, come diventare immortali e come funziona davvero il karma.

Poi, tanto per non perdere il vizio, Steampunk!, sontuosa antologia curata da Kelly Link e Gavin J. Grant, che riunisce racconti e fumetti accomunati dalla scelta stilistica di tenersi quanto più lontano possibile dalle rotte battute, dalla Londra vittoriana e dai cliché più battuti (e sclerotizzanti) del genere.
Le premesse sono ottime – vedremo alla lettura come si sviluppano i contenuti.

… e restando in tema di antologie, il massiccio The Book of Cthulhu, curato da Ross Lockhart per Nightshade Books, si presenta come un solido compendio del meglio della scuola lovecraftiana di ieri e di oggi – un paio di storie classiche le ho più che doppie (The Tugging, di Ramsay Campbell!), ma la selezione di autori giovani è particolarmente interessante.
Il classico “one stop resource” per l’orrore sovrannaturale in letteratura.
Ed una copertina fantastica.

Passando alla saggistica, insolito e intrigante, Grave Secrets of the Dinosaurs, di Phil Manning, per National Geographic, che parte dall’adrosauro scoperto in Nord Dakota nel ’99, e soggetto ad alcuni degli studi più di avanguardia mai immaginati per un resto fossile, per illustrare lo stato dell’arte della ricerca paleontologica nel 21° secolo.
Ma ci sono anche mummie, estinzioni di massa, Mark Twain e un sacco di pettegolezzi paleontologici.
Ottimo.
E parlando di estinzione…

Surviving Armageddon, volume della Oxford University del vulcanologo Bill McGuire, nel quale si spiega… beh, come sopravvivere alla fine del mondo.
Supervulcani, impatti con asteroidi, cambiamento climatico…
Perché dopotutto è il 2012, che ci aspetta.
(Di McGuire avevo già letto un – consigliatissimo – manuale su come diventare ricchi sfondati cavando minerali rari nella cintura degli asteroidi)

Ah, e come vuole la tradizione di questo blog, un outsider – per la forma ma non per la qualità…

Esploratori Perduti, di Stefano Mazzotti, polposo ebook della benemerita editrice Codice. Esploratori, naturalisti e scienziati sul campo, italiani a piede libero nell’800, fra Unità e Grande Guerra, prontamente rimossi dalla cultura nazionale (ché la scienza, si sa, non è cosa per gli autentici intellettuali).
Molto molto buono, altamente istruttivo – ed ovviamente un altro tassello nella cospirazione che vuol farmi sostituire il mio vecchio ereader con l’interfaccia in mandarino (che in effetti fa molto Serenity) con un moderno e costoso aggeggio.

Insomma, non esattamente le strenne che consigliavano i supplementi illustrati dei quotidiani nazionali, ma tre opere narrative e tre saggi, un’infilata di ottime scelte molto gradite.