Qualche notte addietro, mi sono perdutamente innamorato di un poster.
Ok, di solito quando succedono cose del genere, uno dovrebbe rendersi conto che gli anni passano, e che ormai le cellule grigie si stanno estinguendo a cascata, ciascuna con uno schiocco, come tante lampadine che si bruciano.
Ma sorvoliamo sul rimbambimento in arrivo, e concentriamoci sul poster.
Il poster del quale mi sono innamorato è questo…

Il poster per il decimo Festival del Film Noir di San Francisco.
Già.
Perché loro, a San Francisco, ci fanno un festival, sui film noir.
Che non è – il film noir – una specie di poliziesco per intellettuali che vogliono darsi un tono quando leggono libri gialli o guardano vecchi procedurali.
Il film noir è un universo.
Una filosofia.
Un immaginario.
Ne abbiamo parlato in passato.
Il noir mi piace.
Mi piace molto.
Ed a San Francisco ci fanno un festival.
Tra gennaio e febbraio.
Da dieci anni.
Un festival che ha, tra l’altro, dei poster fantastici.
E che non è una cosina semplice – nel senso che non si limitano a barricarsi in un cinema e a guardare ore ed ore di vecchi film in bianco e nero.
No – hanno una serata al nightclub in stile, hanno gli ospiti, le reading di vecchi copioni, le gallerie fotografiche, la spinta per raccogliere fondi di beneficenza…
È un festival che è espressione di una comunità.
Nella quale più o meno mi identifico.
Certo, San Francisco è dall’altra parte del mondo.
E anche solo i poster, a farli arrivare qui, costa un occhio della testa.
Ma è scendendo più in profondità che scopro che, fra gli organizzatori della manifestazione, c’è anche la Film Noir Foundation.
Che è una fondazione dedita alla salvaguardia ed al restauro dei vecchi noir.
E che pubblica una favolosa rivista – Noir City, dalla quale prende il nome la rassegna, il festival…
Una rivista elettronica, con dei contenuti di altissima qualità.
Ora, per entrare a far parte della Film Noir Foundation, basta una donazione libera, da 20 dollari a salire.
E per venti dollari, ricevete a casa, via mail, quattro numeri l’anno di Noir City.
20 dollari.
Sì e no 15 euro.
Il prezzo di un brutto libro mal tradotto.
Un biglietto del cinema con annessa una bibita.
Certo, se versate di più, vi mandano anche altre cose – libri a stampa, i famigerati poster… ma solo se siete sul territorio americano.
Niente da fare, quindi.
Ma 20 dollari…
E quattro numeri di quella rivista…
Ed essere parte di una comunità che protegge ed ama e studia il noir…
Diavolo, sì.
E mi piacerebbe anche scriverlo, un noir.
Se solo avessi il tempo…
E poi, magari, per Natale, se un paio di lavori vanno in porto, un poster.
Magari due.
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