Di Terry Brooks, altro autore da bestseller, prenderemo qui in considerazione un campione costituito da
- Jarka_Ruus
- Tanequil
- Morgawr
- Antrax
- First King of Shannara
- Druid of Shannara
- Wishsong of Shannara
- Sword of Shannara
- Elfstones ofShannara
Insomma, un buon campionario dei diversi cicli di Shannara.
I parametri considerati sono gli stessi di prima.
E in prima battuta, anche Terry Brooks ci riserva le stesse sorprese di Stephen King.
Ancora una volta, la parolamedia è lunga 1,4 sillabe, con una sola eccezione notevole (ma ne riparleremo).
Meglio di King la percentuale di parole colte o desuete – 7/8% invece di 6/7%, con un inusitatto 10% per Sword of Shannara.
Ma si tratta di unfantasy di ambientazione medioevale, mentre ilibri di King avevano tutti una ambientazione moderna – logico aspettarsi parole fuori dallo standard quotidiano.
Come nel caso di King, e forse ancora di più, la lunghezza media della frase è assolutamente stabile, attorno alle tredici parole.
Anche qui, il primo romanzo del ciclo devia malamente dalla media, con frasi decisamente lunghe (quasi venti parole per frase).
Come potrete immaginare, il grafico delle componenti principali per il campione di Terry Brooks avrebbe più o meno lo stesso aspetto di quello relativo alla produzione di King – con La Spada di Shannara ad un estremo, ed una nube molto stretta di tutti gli altri romanzi, accomunati da strutture simili e lunghezze comparabili.
Proviamo allora qualcosa di diverso.
Proviamo una Cluster Analysis, un metodo grafico che cerca di mettere in evidenza all’interno del campione, gruppi di oggetti simili.
I nove volumi considerati qui sopra appartengonoa tre generazioni di libri di Shannara.
E’ possibile, sulla base dei soli numeri (incidenza di parole desuete, lunghezza di frase, lunghezza totale del libro) distinguere i primi libri del ciclo dai successivi?
La risposta è decisamente si.
Il grafico qui a destra (è piccolino, mi spiace), mostra chiaramente due grappoli principali.
Quello più in basso riunisce i romanzi più vecchi, mentre il grappolo superiore riunisce le ultime uscite di Brooks.
E non solo, all’interno del cluster inferiore, La Spada di Shannara e Le Pietre Magiche di Shannara, i primi due romanzi del ciclo, sono nettamente separati dalle opere successive.
Non solo Brooks ha ampliato i propri temi cercando dove possibile di allontanarsi dall’originario modello Tolkieniano, ma ha anche mutato il proprio linguaggio.
Frasi più brevi.
Una terminologia più semplice.
Evoluzione o involuzione dell’autore?
Ai suoi fan la decisione, naturalmente.
Di sicuro, col progredire della serie vi è stata unamaggiore standardizzazione.
Se poi dipenda da una maggiore disciplina autorale, o da un editor più invadente, i numeri non ce lo dicono.
Anche perché qui, ora, le domande sono altre.
Ad esempio, se io possedessi i dati de Il Signore degli Anelli, e li inserissi nel data pool di Shannara, dove si collocherebe la trilogia di Tolkien?
E se inserissi anche i dati sui libri di Guy Gavriel Key -autore infinitamente più dotato di Brooks – ma talmente simile a Tolkien da essere ingaggiato per rendere pubblicabile il Silmarillion?