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Teorie Letterarie

Oggi un post un po’ diverso, o forse no, ma tanto per cambiare sul tema della scrittura.
Ora, ho già compilato un lungo post-catalogo sui manuali di scrittura, ed ho già illustrato in fin troppi post come io intenda la scrittura, come mi rapporti ad essa, cosa ne pensi, come lo faccia, quando lo faccio, eccetera.

literary-theoryOggi però vorrei parlare un po’ di teorie letterarie.
In altre parole di quelle incastellature teoriche, quelle visioni della scrittura, di cosa sia la scrittura e cosa significhi scrivere.
Una teoria letteraria non è necessariamente un manuale, e non è neanche, ce ne scampino gli dei del Caso e della Necessità, un manifesto.
È piuttosto una specie di condensato di quei precetti “filosofici” (con tutte le virgolette possibili) che l’autore porta con sé quando scrive, ed applica in maniera discrezionale ma consistente al proprio lavoro.

Ora, io un paio di sere addietro ho osservato – mentre eravamo in coda in sala mensa, giù al Blocco C – che se ciò che scrivo non rende migliore me, e migliore chi mi legge, allora sto buttando il mio tempo ed il suo.
Ecco, questa è la mia teoria letteraria – non molto originale, probabilmente, ma per me funziona.
Se non dovesse piacervi, ne ho delle altre.
Mi ha sorpreso che alcuni si siano sorpresi di questa semplice dichiarazione.
Io personalmente sottoscrivo una certa serie di teorie letterarie, che sono alla fine la ragione principale per cui scrivo ciò che scrivo, e nel modo in cui lo scrivo.
Quello che segue è un breve elenco. Continua a leggere