Londra, 1560. Elisabetta è sul trono da un anno, e la situazione dell’Inghilterra è difficile, fra tensioni interne, minacce esterne ed una economia allo stremo.
È necessario rinsaldare il ruolo della corona, e quale espediente migliore che sottolineare il legame fra i Tudor, dinastia gallese, con il gallese Arthur Pendragon, sovrano leggendario e figura quasi messianica?
Per tramutare Londra nella nuova Camelot è necessario ritrovare le ossa di Artù, scoperte quattro secoli prima nella cattedrale Glastombury, e perdute da almeno una generazione.
Ossa che hanno sempre portato solo problemi, per quattro secoli.
Ma chi potrebbe ritrovare le ossa di Artù?
Il dubbio onore cade su una improbabile coppia di investigatori: il dottor John Dee, matematico e astrologo, un uomo sospeso fra scienza e superstizione, tanto apprezzato all’esteroi quanto chiacchierato in patria, e il suo ex allievo Robert Dudley, aristocratico cialtrone e gozzovigliatore e, si dice, amante della regina.
Ma a Glastombury c’è molto di più, ad attenderli, che le ossa di un vecchio re morto. Continua a leggere