Nel 2016, l’americano Tim Ferriss inviò una mail con undici domande ad un centinaio di persone, chiedendo loro di rispondere almeno a cinque. L’idea era quella di raccogliere la saggezza di persone che l’autore di 4-Hours Work Week stimava, per farne un volume.
Non una cattiva idea, ammesso di avere la faccia tosta per farlo.
Tim Ferriss, guru self-made che aveva appena compiuto quarant’anni e si sentiva un po’ alla deriva, la faccia tosta ce l’aveva – e molti di coloro a cui aveva inviato la sua mail risposero – una lista di attori e celebrities, studiosi ed autori di bestseller, imprenditori e atleti – daDustin Moskowitz, il co-fondatore di Facebook, a Dita Von Teese, passando per Steven Pinker.
Il risultato è un volume che si intitola Tribe of Mentors, ed una copia mi è stata di fresco regalata, perché si avvicinano le festilenze, ed io ho dei fan a cui piacciono i libri spessi, e che sanno che io di Ferriss magari non mi fido granché, ma resto affascinato.

E ieri sera, mentre sfogliavo il volume, ho dato un’occhiata alle undici domande che Ferriss spedì ai suoi idoli, e mi sono detto… perché non farci un post, rispondendo a tutte e undici?
Potrebbero le risposte interessare a qualcuno?
A qualcuno oltre a me, intendo.
Stiamo a vedere…