Facciamo uno di quei post che non si fila nessuno.
Avevo detto, tempo addietro, che avremmo dovuto parlare di Van Dyke Parks.
Parliamone – perché è un colosso che conoscono pochissimi, e perché è un musicista e un compositore che racconta delle storie, e come ho detto in passato, a me piacciono i musicisti che raccontano storie.
Proveniente da una famiglia di musicisti, bambino prodigio e attore, Van Dyke Parks si fece le ossa nei primi anni ’60 sulla scena folk californiana, suonando con una quantità di persone diverse, da Bob Dylan a Ry Cooder, passando per Charles Manson (sì, quel Charles Manson).
Fu lui a suggerire a Stephen Stills di chiamare la sua band Buffalo Springfield.
E fu frequentando i locali folk che – secondo una sua recente intervista – il serio musicista Van Dyke Parks si rese conto che la musica pop sarebbe diventata la nuova musica seria – quella che importava alla gente. Continua a leggere