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La strana faccenda del vampirismo psichico

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Dion Fortune si chiamava in realtà Violet Mary Firth, ed era nata in Galles nel 1890, da una famiglia della media borghesia. Pubblicò due volumi di poesia mentre studiava prima agraria e poi psicologia e psicanalisi all’università di Londra. Particolarmente preparata nella gestione del pollame (sì, suona strano), a ventitré anni entrò come insegnante d’appoggio in una scuola di orticoltura per ragazze con problemi psichiatrici.

Durante la prima guerra mondiale mise in piedi un’azienda che commercializzava prodotti derivati dal latte di soia. Nel frattempo aveva cominciato a interessarsi all’esoterismo ed in particolare al fenomeno delle memorie di esistenze precedenti. Poi entrò in contatto mediatico con i Maestri Ascesi (come è normale che succeda), fu per un certo periodo membro della Golden Dawn e del movimento Teosofico, ma rimase sempre, per il resto della sua esistenza, fermamente cristiana e comunque informata, nelle proprie teorie esoteriche, dalla pratica della psicanalisi. Nel corso di una breve carriera – morì a 56 anni – scrisse romanzi e trattati sull’occulto, studiò a fondo – fra le altre cose – il mito di Atlantide e le leggende arturiane, mise in piedi una rete di medium e mistici con lo scopo di contrastare l’avanzata del Nazismo, e in generale si configurò come una delle più importanti figure della cultura esoterica del ventesimo secolo.
Ottimo lavoro, Violet.

E sì, questa potrebbe essere la Storia fatta coi Cialtroni. Ma anche no.

Nelle settimane passate, come parte della ricerca per un ipotetico progetto di scrittura, ho letto con una certa curiosità Psychic Self-Defense di Dion Fortune – che è esattamente ciò che dice sull’etichetta: un manuale per difendersi dagli assalti psichici che persone diverse possono portare nei nostri confronti, spesso inconsapevolmente. Praticamente un manuale di kung-fu psichico e psicologico, che mescola parti uguali di spiritualità cristiana dal forte stampo anglosassone, esoterismo di matrice teosofica e psicologia di scuola freudiana.

Il libriccino della Fortune – che se non volete spendere tre euro e mezzo per l’edizione annotata su Amazon, si trova da scaricare gratis qui nella sua versione priva di annotazioni – è interessante anche perché all’origine della trasformazione di una seria psicoterapeuta, per quanto sui generis, in una praticante delle arti occulte ci sarebbe, stando alle memorie dell’autrice, proprio l’incontro con una sorta di vampiro psichico, quando la Fortune era ancora una giovane psicologa.

Il vampirismo psichico è una strana faccenda – e se è vero che lo si liquida normalmente come qualcosa di mitologico, è anche vero che ne esiste una variante riconosciuta in psicoterapia, vale a dire il vampiro emotivo. Che non è un succhiasangue fragile di nervi e facile al pianto ed agli scoppi d’ira, ma un tipo di persona che – spesso inconsapevolmente, proprio come dice la Fortune – col proprio comportamento prosciuga le energie emotive delle persone, lasciandole spossate e sotto stress.

Abbiamo conosciuto tutti qualcuno che ha quell’effetto su di noi.
Io, in effetti, leggendo il libro della Fortune, ho identificato almeno due persone che hanno avuto comportamenti – ed effetti – riferibili all’attacco psichico (sensu Fortune) o al vampirismo emotivo. Due in cinquant’anni non è male, come media.

E lo so, quel termine, ‘vampirismo’, rende tutto vagamente ridicolo. Ma come dicevo, si tratta di fenomeni riconosciuti dalla pratica medica. In psicologia i comportamenti riferiti al vampirismo emotivo sono di solito associati a sociopatia e narcisismo – legati insomma a persone che traggono un giovamento dall’avvilire chi li circonda. E si tratta dicomportamenti, udite udite,che pare vengano promossi e facilitati dai social network.

Ci sarebbe di che scriverci un racconto.

È un argomento affascinante, che mi piacerebbe approfondire in futuro. Per ora, che si fa? Meditazione, preghiera, pensieri positivi e il kung fu esoterico di Dion Fortune?
O come suggerisce più pragmaticamente mio fratello, mazza da baseball e spaccare ginocchia a chi ci stressa?

Di sicuro, la strategia vincente sembra essere riconoscere questi individui, e girare al largo – ma attenzione, perché per loro natura, poiché ricavano una “carica” emotiva dall’infelicità altrui, sono i tipi che potrebbero cercare di starci addosso in un modo o nell’altro. Il che rende sia il kunk fu spirituale di Dion Fortune che la mazza da baseballa pplicata alle rotule degli importuni una eventualità da non scartare a priori.


Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

10 thoughts on “La strana faccenda del vampirismo psichico

  1. “Ken and Robin Talk About Stuff” Episodio 149 [http://www.kenandrobintalkaboutstuff.com/index.php/episode-149-contemptible-people-tavern/] contiene un segmento su Dion Fortune.

  2. Non credo di aver mai incontrato questo genere di persone – giusto in narrativa, ma i vampiri spaziali di Wilson sono un po’ più estremi 😛 – però, in certi casi, ho trovato stancante stare vicino a delle persone solitamente normali, e chissà quante volte avrò fatto io questo effetto, essendo un po’ rompiscatole, nei miei giorni no…

    Comunque, se il kung fu freudiano della signora in oggetto funziona, meglio quello della mazza in testa: magari ci si risparmia il tribunale 😛

  3. Molto interessante! Grazie!

  4. giusto ieri sentivo un video sul tubo con un tale con la barba che diceva “c’entrano sempre le ginocchia” 😀

  5. Pingback: Dion Fortune – A X I S ✵ m u n d i

  6. Pingback: The Life and Work of Dion Fortune – Sancta Rosa

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