Nell’agosto del 2009, fresco di trasloco da Torino a Castelnuovo Belbo, mi presi una giornata in compagnia di mio fratello per fare uno dei nostri abituali giri dell’economia sulla Costa Azzurra, a girovagare per negozi a Nizza.
In serata, ci parve una buona idea provare a tornare da Nizza (Marittima) a Nizza (della Paglia) lungo le strade intercomunali che scavalcano l’Appennino Ligure, e scendono verso le valli Bormida, Belbo e Tanaro.
Avevamo tuttavia trascurato il vezzo locale di offrire ai viaggiatori una segnaletica per lo meno tendenziosa – e così ci ritrovammo, mentre le ombre della sera si allungavano e calavano infine le tenebre, a vagare come naufraghi fra bricchi incolti, vigneti abbandonati, e cittadine immerse in un silenzio ed in una immobilità assoluta.
Uno scenario lovecraftiano.
Poi, le luci di Sassello, dove alle due di notte era ancora in corso una festa patronale, ci accolsero come un’oasi nel deserto, ma l’esperienza di quella notte mi rimase impressa, e la recuperai – accoppiandola ad una trama proposta a suo tempo a Chaosium ma rifiutata – per una storia lovecraftiana ambientata proprio qui sulla mia porta di casa.
Il racconto, intitolato La Notte dei Cacciatori venne proposto proprio nel 2009 per una antologia della quale poi non si fece più nulla, purtroppo.
Due sere fa, l’ho ripescato dalla cartella in cui era sepolto, l’ho ripulito, rieditato, ho aggiunto circa 300 parole alle originali 3800, ci ho agganciato una postilla delle mie, e gli ho messo una copertina.
E sì, lo so che avevo detto non avrei più scritto narrativa in italiano – ed infatti non l’ho scritta: sono passati cinque anni, e mi pareva un peccato lasciare questa storia a languire sul mio hard disk.
La Notte dei Cacciatori è disponibile su Kindle, per 98 centesimi.
È un ebook DRM-free di poco più di venti pagine.
Se non avete un kindle, potete usare una delle app gratuite sul vostro PC, sullo smartphone o su un tablet.
Buona lettura!
21 febbraio 2014 alle 6:53 AM
Preso! Mi piacciono molto le storie à la Lovecraft ambientate da noi… Non potevo perderlo! 😉
21 febbraio 2014 alle 1:39 PM
preso!
21 febbraio 2014 alle 2:15 PM
Grazie!
Buona lettura!
21 febbraio 2014 alle 3:46 PM
Preso
22 febbraio 2014 alle 9:23 AM
Scaricato, letto e commentato. Complimenti.
22 febbraio 2014 alle 9:38 AM
Grazie, Enzo.
23 febbraio 2014 alle 11:26 AM
Bella l’idea di ambientare un horror nel Monferrato! Inoltre adoro gli scenari lovecraftiani.
Mi hai incuriosito. Lo comprerò!
23 febbraio 2014 alle 12:36 PM
Grazie, Francesco!
Buona lettura!
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3 marzo 2014 alle 11:13 AM
preso letto uppato su GR e recensito
la nota piacevole (e inquietante) di un fine settimana fiacco
bisogna che telo dica: complice anche la minor fatica, i militi miei nel leggere in lingua (anche se ultimamente ci levo le gambe dignitosamente, e ti devo ringraziare anche per un tuo articolo su IFET) è un piacere tornare a leggere della tua narrativa in italiano. capisco la scelta, il mercato inesistente, e tutto quello che è stato più volte discusso e lamentato sulla situazione, ma come fili liscio in italiano non ce n’è. e sembra che nello strettissimo ti trovi perfettamente a tuo agio: te pennellate e via, si è dentro al quadro.
nonostante io con lo strettissimo non ci vada poi sempre d’accordo.
magari, ogni tanto, per qualche occasione…
3 marzo 2014 alle 7:24 PM
Devo aggiungerlo alla lista di cose da leggere, una lista che diventa sempra più lunga e con sempre meno tempo.
12 marzo 2014 alle 1:51 PM
Letto ieri sera. Ho sempre pensato che se Hpl avesse fatto una gitarella in Piemonte, specialmente in inverno, i sui incubi sarebbero stati ancora pià terrificanti.
I complimenti sono d’obbligo ma è un dispiacere sapere di non poter più leggere cose tue in italiano. Vorrà dire che dovrò mettermi sotto con l’inglese! 🙂 Nessun ripensamento?
12 marzo 2014 alle 1:53 PM
Come diceva Fritz Leiber, non son fatti per gli uomini ne “sempre” né “mai”.
Quindi chissà… 😀
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