strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti

Il bicchiere delle mance

10 commenti

Ho scoperto solo oggi Robin Parmar, ed è già il mio eroe.
L’ho scoperto per caso, facendo una ricerca con Google su qualcosa di completamente diverso.
Ma sono finito su uno dei suoi siti – theatre of noise – ed ho trovato questo:

Want me to write more articles on the topics you are interested in? Starting today I’m implementing a “ransom” system: You donate funds towards the article you want to see written. When the funds reach a designated cut-off point I provide the goods. Basically, buy me a coffee and I’ll write something in my usual fact-filled, research-driven and jargon-free style. Read on for the details!

Già.
Robin la mette giù chiara – c’è un argomento che rientra nella sua sfera di competenze sul quale voi vorreste saperne di più?
Pagategli un caffé e lui vi scrive il pezzo.
Un po’ come il mio piano-bar del fantastico, ma con il bicchiere per le mance gestito da PayPal.
Si versa un quid, si scrive una mail dicendo “Mi piacerebbe sapere la tua su…” e quando il bicchiere delle mance è pieno, l’articolo arriva e tutti lo possono leggere.
Già, anche quelli che non hanno pagato.

Ed eccola là, la tua minuscola, viscida anima da italianino piccolo piccolo, che dice “Ma se poi possono leggere tutti, perché dovrei pagare invece di aspettare?”
Perchè se tutti ragionassero così il pezzo non uscirebbe mai.
E a te interessa che esca.
Quindi scuci.

Non cento euro, non mille.
Tre.
Cinque.
Fai tu.

Si chiama ransom model, ne ho già parlato in passato, e l’ho visto funzionare – nel mondo anglosassone.
Qui?
Qui ci sono troppi italianini con l’anima avvizzita per poterci sperare.
E poi con l’attuale crisi bla bla bla bla…

E no, questo non significa che comparirà il bottone di PayPal su strategie evolutive.
Significa solo che Robin Pamar, che riesce a vivere nel ventunesimo secolo mentre noi siamo intrappolati in un eterno ventesimo, è diventato uno dei miei eroi.

E ve lo volevo far conoscere.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

10 thoughts on “Il bicchiere delle mance

  1. Io per un buon articolo il caffè te lo offro anche, ma voglio tutte le note bibliografiche che mi aiutino nelle ricerche successive (già te ne dovrei un paio per un paio di richieste al suonatore che ho fatto in passato e per quello sul “libro più misterioso del mondo” che qualcun altro ha chiesto per me ):D

    PS: no, in Italia non funzionerebbe. Ma in America funzionano cose incredibili come il codice morale dello studente: ho visto gente che faceva lavori di dottorato/tesi all’estero e NON copiava neppure un pochino durante gli esami a distanza via computer (perché non era corretto).
    E funziona piuttosto bene anche il consumo etico dei libri: lo prendo piratato, incomincio a leggerlo e se mi piace lo compro, se non mi piace lo cancello. Qui purtroppo non funziona così (e no, non sono fra le poche vergini, purtroppo)

  2. è da una vita che sogno un sistema del genere in Italia. Ne parlo spesso sul blog, ma alla fine giungo alla tua stessa conclusione: da noi non funzionerebbe. Proprio per i motivi che citi tu.

    Prossimamente venderò uno dei miei ebook. Quando li distribuisco gratuitamente arrivo a vantare oltre 4000 download e diversi complimenti e attestati di stima. Credo che basteranno 2-3 euro di prezzo (poco più che una cifra simbolica) per tagliare del 90% i miei lettori.
    Ovviamente mi auguro di sbagliare alla grandissima.

  3. Io ho visto il sistema all’opera con i giochi di ruolo.
    Quando la White Wolf ammazzò Trinity, gliautori avevano un sourcebook pronto per andare in stampa.
    Morta la linea, non potevano venderlo – e quindi non potevano pagare artisti e collaboratori.
    Lo offrirono a riscatto – per pagare tutti quelli che ci avevano lavorato, serviva una certa cifra, una volta raggiunta la quale, avrebbero divulgato il materiale.
    Tutti pagarono i loro bravi cinque dollari, e Terra Verde vide la luce.

    Da allora con questo sistema sono stati sviluppati Weapons of the Gods, Wild Talents ed una quantità di altri progetti eccellenti.

    Provai anche a proporlo per un paio di progetti nostrani.
    Reazione dei potenziali collaboratori?
    “Ma se poi tutti possono averlo gratis una volta che altri hanno pagato, perché dovrei pagare?”
    Fine dell’avventura.

  4. @Mcnab
    Io spero che tu rimanga positivamente sorpreso dai risultati.
    da quello che ho potuto vedere, produci buona narrativa, sempre con una forma molto piacevole – belle copertine, buona impaginazione.
    Credo che tu possa contare su un buon bacino di lettori affezionati.

    Io speravo di provare qualcosa con Lulu.com per l’estate, ma i tempi si sono fatti stretti, e la rimanderò all’inverno, o direttamente al 2011.
    Chissà…

  5. mmm… Parlami delle acque del tuo mondo, Usul 🙂

    Richiesta al suonatore: che cos’è Trinity e cos’è/dove su può trovare terre verdi? (E io che pensavo di essere un passo avanti con il mio Mage e il mio Werewolf 😦 )

    PS: Quando ero più pischello, stava per uscire un gdr su Dune? Ne sai qualcosa? Magari non è lo stesso di cui parlo, ma sono sempre stato curioso di vedere come sarebbe stato trasposto uno dei miei universi preferiti…

  6. Del GDR di Dune avevo sentito parlare anch’io ma poi non se ne è fatto nulla – credo per motivi di copyright conteso.

    Trinity è – a mio modesto parere – la cosa migliore mai fatta dalla WW, e perciò l’ammazzarono subito.
    E tale è stata la solerzia della WW nell’ammazzare Trinity, che Terra Verde non si trova più, salvo cercarlo via p2p.
    Ma su Trinity faccio un post.
    Subito.

  7. I caffé al Mana li pagherei volentieri per i suoi splendidi articoli
    n.b. Sono completamente vergine sui gdr, so poco sul fantasy, so a malapena cos’è lo steampunk e il mio inglese è da scuole medie… EPPURE gli articoli del Mana rendono migliore la mia mente, quindi la mia vita. E lo ringrazio qui pubblicamente.

    OT: pagherò volentieri per gli ebook di McNab, uno dei pochissimi autori letterari viventi che seguo.

    Non avete idea della stima che ho di voi, ragazzi… e di quanto adori leggere le vostre cose.

  8. Grazie.
    Da parte mia non è una questione di caffé (che oltretutto non bevo – essendo ormai da anni dipendente dalla teina, anziché dalla caffeina) ma del divertimento di diffondere le mie chiacchiere.
    Il fatto di essere apprezzato è già un ampio pagamento.

  9. Non ho capito come funzionerebbe la cosa. Esempio: se io desidero che l’intellettuale scriva un articolo su un dato argomento e le mance nel bicchiere sono insufficienti perchè nessun altro o pochi altri hanno scucito, che ne sarà dei nichelini che avrò sganciato ?

  10. Dipende dalle cifre.
    Nel caso citato dal post, essenzialmente la mancia è talmente bassa che il singolo può chiedere un articolo su un certo argomento e pagare i 5/10 dollari della mancia.

    Per i progetti a scala più grande che ho avuto modo di vedere, si stabilisce una cifra da raggiungere, una o più date/quote limite ed una data entro la quale il progetto deve essere concluso, o si rendono i soldi a chi ha pagato.
    Esempio:
    Per il mio libro, voglio 3000 euro.
    Nel momento in cui arriviamo a 1500 euro incassati, io comincio a lavorare al testo.
    Nel momento in cui superiamo i 2000, contatto l’illustratore per copertina e grafica interna.
    E garantisco che entro l’ottobre del 2011 il libro è pronto e ne mando una copia a tuttiquelli che hanno versato sul conto.
    Se per giugno 2011 non ci sono i quattrini, restituisco a tutti ciò che hanno versato.

    Il trucco è dimensionare costi e tempi in modo da essere sicuri di ottenere il necessario nei tempi dovuti.
    la maggior parte dei progetti che ho seguito – una mezza dozzina, in campo narrativa o giochi di ruolo – negli ultimi 5 anni, sono andati tutti a buon fine, di solito con soddisfazione di tutti gli elementi coinvolti.

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