Ok.
Supponiamo che gli Hobbit – Frodo, Sam, e gli altri due – non siano mai esistiti, ma siano solo un’invenzione propagandistica del regime instaurato da Aragorn – un arrampicatore sociale che è il fantoccio del vero potere dietro al trono, la regina Arwen.
Supponiamo che l’intera faccenda della guerra contro Mordor e la “soluzione finale” nei confronti degli orchetti sia stata progettata da Gandalf – un guerrafondaio medioevale che odia l’idea dell’utopia tecnologica realizzata da Sauron e Saruman…
Supponiamo che davvero la storia l’abbiano scritta i vincitori…
Nel 1999, Kyril Yeskov, un paleontologo russo con una passione per la letteratura d’immaginazione, decise di provare ad immaginare Il Signore degli Anelli visto dalla parte dei perdenti, descrivendo in un romanzo neanche troppo lungo l’assalto dell’Ovest medioevale e analfabeta all’Oriente scientificamente progredito e sofisticato.
Il romanzo si intitola L’Ultimo Portatore dell’Anello (Последний кольценосец) – e molti amano odiarlo.
A cominciare dagli eredi di Tolkien – sì, quelli che da trent’anni “scoprono” regolarmente (e quasi sempre sotto Natale) altre trecento o quattrocento pagine “perdute”, o “ritrovate”, o “guarda cosa c’era in cantina”…
L’atteggiamento degli eredi Tolkien – notoriamente litigiosissimi – ha finora impedito la pubblicazione del romanzo russo in lingua inglese, scoraggiando attivamente gli editori che pure si erano detti interessati.
I fan di Tolkien non sono da meno – il romanzo è stato bollato come fan-fiction, e generalmente schifato.
E dire che esiste almeno un precedente – quel Wind Done Gone di Alice Randall, che nel 2001 raccontava Via col Vento dalla parte degli schiavi, e che gli eredi della Mitchell tentarono di far ritirare dalle librerie perché infrangeva la proprietà intelettuale dell’originale.
L’editore si salvò cavillando che si trattava di parodia, e quindi non infrangeva alcunché.
Yeskov’s “parody” — for “The Last Ringbearer,” with its often sardonic twists on familiar Tolkien characters and events, comes a lot closer to being a parody than “Wind Done Gone” ever did — is just such a reminder. If it is fan fiction (and I’m not sure I’m in a position to pronounce on that), then it may be the most persuasive example yet of the artistic potential of the form.
Ora Laura Miller, su Salon.com recensisce ed analizza il romanzo di Yeskov – che un volenteroso (Yisroel Markov) ha recentemente tradotto in inglese e distribuito gratuitamente in rete come pdf.
Lo trovate qui.
The novel still has some rough edges — most notably, a confused switching back and forth between past and present tense in the early chapters — and some readers may be put off by Yeskov’s (classically Russian) habit of dropping info-dumps of military and political history into the narrative here and there. For the most part, though, “The Last Ringbearer” is a well-written, energetic adventure yarn that offers an intriguing gloss on what some critics have described as the overly simplistic morality of Tolkien’s masterpiece.
Sì, ok, infodump – uno di questi giorni dell’infodump dovremo parlarne, perché ormai siete grandi e certe cose dovete imparare ad affrontarle.
La cosa divertente è che si possa guardare al lavoro di Yeskov cme ad una operazione ideologica – e che a considerarla tale siano spsso coloro che negano il taglio ideologico dell’originale.
In effetti, esistono diversi esempi di fantasy revisionista scritti con l’ovvio inento di “rimettere al suo posto” il romanzo di Tolkien – dal serioso Memory, Sorrow & Thorn di tad Williams al francamente farsesco Grunts di Mary Gentle.
Il romanzo di Yeskov porta l’assalto direttamente nella fortezza dell’avversario, capovolgendo la prospettiva.
C’è una notevole carica ironica, nel lavoro di yeskov, he riesce a intrattenerci per mezza pagina sulle meraviglie della pacifica e solare Oasi di Gorgoroth ed altre simili citazioni a doppiofondo, e chiaramente l’autore conosce bene Tolkien, ed ha le idee abbastanza chiare su dove andare a parare per compiere la propria opera di guastatore.
Certo, io sono di parte – è nota la mia opinione sull’opera di tolkien, e Yeskov è un collega, oltre che uno spirito affine, ma ad una prima occhiata, pur ammettendo che si tratti di una traduzione ancora piuttosto grezza, The Last Ringbearer non pare poi malaccio.
E meglio di tanto fantasy pseudoceltico post-tolkienoide che ci infesta ormai da dieci lustri.
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20 febbraio 2011 alle 1:43 PM
Grazie per la sgnalazione Davide.A differenza di altri pur apprezzando (senza idolatrarlo) il romanzo di Tolkien revisioni e simili non mi infastidiscono,anzi se ben fatte che vengano.
P.S.Ho trovato due cose che penso possano interessarti:
-Un adattamento a fumetti del racconto “Who goes there?” di Campbell.
http://diversionsofthegroovykind.blogspot.com/2011/02/science-fiction-theater-who-goes-there.html
-Un adattamento a fumetti di Neal Adams e Frazetta del racconto di Harlan Ellison “Rock god”.
http://thewarriorscomicbookden.blogspot.com/2011/02/creepy-32-rock-god-frank-frazetta_15.html
20 febbraio 2011 alle 1:46 PM
molto, molto, molto interessante
al di là della qualità
grazie
20 febbraio 2011 alle 1:51 PM
Buona lettura!
20 febbraio 2011 alle 1:56 PM
La faccenda non mi è nuova. Ma anche sul vecchio forum de FeSTosi mi pare che ci sia stato un tentativo in tal senso, ipotizzando che tutta la faccenda di Saruman fosse stata orchestrata ad arte da Gandalf per impadronirsi dell’anello, che fa poi buon viso a cattivo gioco una volta che questo viene distrutto.
Ed I FeSTosi sono fan tolkieniani, il che è curioso.
20 febbraio 2011 alle 1:57 PM
santo cielo, ho messo un “che” del tutto a sproposito… chiedo venia ai Santi Devoto ed Oli.
20 febbraio 2011 alle 1:57 PM
Sembra decisamente interessante; non ho mai capito chi se la prende per rivisitazioni e simili…
In attesa di leggerlo, diffondo la segnalazione.
20 febbraio 2011 alle 2:09 PM
Mah, certi fan tendono a volte a diventare integralisti.
E poi naturalmente c’è chi sui diritti ci campa, e teme di perdere una fetta degli incassi.
Comunque sì, grazie – divulgate la buona novella.
Visto mai che Rusconi ci stampa anche questo… (come no).
20 febbraio 2011 alle 2:40 PM
Questo è proprio da leggere! Peccato per l’ostracismo dei fanatici “templari” tolkieniani…
Se ricordi, fra i millemila commenti del tuo precedente post tolkieniano, avevo tirato in ballo proprio un discorso simile a questo: numenoreani neri, corsari e esterling mostrati tutti come “cattivi” in quanto nemici di Gondor, e vittime quindi di propaganda negativa.
Fra l’altro, sempre dalla Russia, diverso tempo fa fu scritta una fan-fiction chiamata “Silmarillion Nero”, in cui veniva narrato il punto di vista di Morgoth, nei panni di colui che non vuole adeguarsi alla “dittatura” di Iluvatar e per questo viene cacciato e additato come nemico.
Mi pare che questo “ultimo portatore dell’anello” sviluppi proprio questa tematica, con gli orchi nei panni dei combattenti per la libertà.
20 febbraio 2011 alle 2:47 PM
Io credo che a fare ostracismo non siano tanto ragazzi vestiti da elfi quanto seriosissimi avvocati specializzati in copyright.
È inoltre da notare come Yeskov si riveli tolkieniano purissimo – i suoi orchetti non sono mostri scagliosi, ma solo umani dai tratti mongolici…
20 febbraio 2011 alle 2:56 PM
Sicuramente i veti più duri arrivano da parte di chi ha interessi economici.
Ma anche fra i lettori ce ne sono parecchi che considererebbero questi libri come eretici, e oltre a non leggerli si indignerebbero e organizzerebbero delle campagne di boicottaggio, dove si prodigherebbero a spiegare per filo e per segno tutti i motivi per cui anche gli altri dovrebbero starne alla larga.
20 febbraio 2011 alle 3:58 PM
Molto interessante, ma mi spaventa la “traduzione piuttosto grezza”. Dici che è leggibile per chi non è abituato a leggere in inglese?
20 febbraio 2011 alle 4:30 PM
Sì.
È grezza perché qua e là i verbi sbandierano un pochino (si passa dal presente al passato, cose del genere), ma a me pare decisamente leggibile.
Si vede che non è stata fatta con un software, ma è il lavoro di uno bravo (per lo meno fin dove sono arrivato a leggere).
Da quel che ho capito, era la prima stesura della traduzione inglese ufficiale, poi l’editore prtesunto ha dato picche…
20 febbraio 2011 alle 5:28 PM
Interessantissimo!
Io non sono un tolkeniano fanatico né un integralista, perciò mi è già capitato di chiedermi, così per gioco, se per caso le motivazioni di Saruman non fossero più valide di quelle del noioso Gandalf e dei “buoni”.
E comunque si sa che i libri di storia li scrivono sempre i vincitori. Quindi, fingendo per un attimo che LoTR sia un libro di storia fantasy, averne la versione revisionista non può essere che interessante!
20 febbraio 2011 alle 6:23 PM
Molto interessante.
Grazie della segnalazione Davide.
20 febbraio 2011 alle 6:25 PM
“Il Signore degli Anelli” è espliciamente scritto dai vincitori, visto che internamente deriva dal “Libro Rosso dei Confini Occidentali”, scritto principalmente da Bilbo. Cosí come “Il Silmarillion” è narrato da un punto di vista elfico. In entrambi i casi, l’idea della versione revisionista (nel caso di “Il Silmarillion”, “The Black Book of Arda”/”The Black Silmarillion”) è sicuramente interessante.
Intanto, “L’Ultimo Portatore dell’Anello” sta interessanto sia quelli cui piace Tolkien, sia quelli cui non piace.
20 febbraio 2011 alle 6:48 PM
Mia moglie, seguace di Tolkien, da me edotta sull’impresa di Yeskov, ha alzato un sopracciglio e se ne è uscita con un: “Se uno non ha nient’altro da fare nella vita…”
ih ih
20 febbraio 2011 alle 7:37 PM
Già, incredibile le perdite di tempo che certa gente si inventa invece di rileggersi Il Signore degli Anelli o di impararsi l’elfico, eh?
😉
21 febbraio 2011 alle 1:00 AM
Nemmeno io sono uno di quelli che si farebbe scannare per l’opera di Tolkien. Lessi IlSdA con piacere e poi sono passato ad altro. Basta. Il peggio lo fa chi ancora scrive fantasy basandosi su Tolkien. Cioè, manco si sforzano di descrive. No, tanto vale una nota tipo “presente gli elfi di T, ecco… identici-paripari”
Tutto il danno che quel libro non fa durante la lettura, lo produce nella testa di chi cerca di emulare…
Per fare un parallelo con l’altro post su Asimov… di cui rileggerei tutto (e in parte l’ho già fatto almeno una volta),
i libri di Tolkien li uso per tenere fermi gli altri sulla mensola e non mi sogno proprio di riaprirli.
Il file di Yeskov, invece, lo scarico.
Grazie.
21 febbraio 2011 alle 11:31 AM
Ahahaha, spettacolo, lo voglio proprio leggere. E Tolkien mi piace, ma detesto orrendamente i suoi templari rompicoglioni, quindi questo libro me lo pregusto…
21 febbraio 2011 alle 12:48 PM
Immagino che i templari siano quelli che continuano a darmi del trombone sui loro forum, senza però venire a commentare qui.
Il che significa che non sono poi neanche così rompicoglioni 😉
Oooops, dimenticavo – il tutto detto in maniera bonaria e senza voler offendere nessuno.
21 febbraio 2011 alle 3:03 PM
Caro Davide, sei un vero diavolo. Corro a scaricare il pdf.
Alessandro
23 febbraio 2011 alle 11:27 PM
Mi sfugge il motivo dell’interesse verso questo libro da parte di chi dice di non apprezzare, se non proprio disprezzare, l’opera di Tolkien. Come se a leggere Yeskov si facesse un dispetto a Tolkien e ai suoi fan. Mah.
Detto questo, l’autore si documenti un po’, che di “racconti perduti e ritrovati” ci sono solo i due primi volumi della HOME, di nuovi libri sulla Terra di Mezza, negli ultimi anni, è giusto uscito solo “I figli di Hurin” per consolidare una storia sì già narrata, ma sempre in modo frammentario, e mai come romanzo unico.
24 febbraio 2011 alle 10:56 AM
L’autore provvederà a documentarsi a patto che il commentatore si procuri un senso dell’umorismo 🙂