strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti

Blogger che non hanno tempo, che fare?

10 commenti

legion1_02Questo è un post a richiesta.
Un po’ piano bar del fantastico, un po’ pork chop express.
In un luogo che voi non sapete, una persona che non posso nominare ha lanciato un grido di aiuto…

guru del blogging: mi fate un post su “blogger che non hanno tempo, che fare”? ve ne sarei molto grato!

E mentre decine di altri blogger rispondono al richiamo, come in quei fumetti di supereroi in cui alla fine arrivano tutti, io mi son detto… perché no?

Dopotutto, quella della gestione del tempo è una delle questioni basilari se si mantiene un blog.
E non è che io sia propriamente un guru – non ho il fisico – ma qualche idea me la sono fatta, nel corso degli anni in cui ho gestito strategie evolutive.
E quindi metto giù di seguito le mie idee – che non necessariamente saranno quelle giuste, ma che per me, il più delle volte, funzionano.

Vediamo.
Che fare…

drummer1 . darsi un ritmo
Se il nostro scopo non è quello di vincere una medaglia, la frequenza di post è alla fine meno importante della regolarità.
Riuscite a fare solo tre post la settimana?
Bene, assicuratevi di postarli sempre negli stessi giorni – lunedì mercoledì e sabato, per dire.
Questo, per fare in modo che i vostri lettori sappiano quando venire a controllare se ci sono novità.
Qualora doveste alterare il vostro ritmo, segnalatelo in anticipo, in modo che i vostri lettori non abbiano sorprese.
Il Futuro è Tornato, ad esempio, nei periodi di basso traffico – agosto, il periodo natalizio – riduce la frequenza dei post, approfittando del periodo di magra per lasciare così un po’ di tempo libero ai suoi molti collaboratori.

1b . impostate un palinsesto
Il passo successivo a quello qui sopra, fate in modo da avere degli argomenti fissi per i giorni della settimana.
Anche questo è abbastanza utile a fare in modo che i vostri visitatori trovino ciò che cercano, quando lo cercano, senza dispersioni e frustrazioni – e aiuta voi a mantenere una certa tempistica.

2 . trovare una misura
rarissimamente su strategie evolutive un post supera le 1200 parole, o scende al di sotto delle 300, eccezion fatta per i necrologi e i sempre più rari post musicali.
Questa misura, 300-1200, che poi si assesta su un 700-900, per me è l’ideale.
blog balance boardMi permette di toccare un argomento, dire la mia, fare anche qualche battuta scema, e chiudere, lasciando la palla ai commentatori, in circa 40 minuti di scrittura, più dieci per trovare e caricare le immagini.
Non dico che questa sia la regola, lo ripeto – l’importante èp trovare una misura che si adatti ai nostri argomenti ed al nostro stile di comunicazione, e che stia in tempi modesti.
Perché – a differenza di certuni – abbiamo anche una vita, noi.

3 . trovare il tempo
Alzarsi presto o – nel mio caso – andare a dormire tardi, aiuta.
Ma a dire il vero, il grosso del lavoro sui miei post lo faccio nella pausa di pranzo.
Anche qui, nessuna regola assoluta.
L’idea è di trovarsi quelle aree grigie della giornata, ed usarle per scrivere. Se avete una cadenza precisa ed un palinsesto, trovare il tempo per scrivere sarà più facile.

4 . portarsi avanti col lavoro
Non mi piace – e non sono in grado di programmare con mesi di anticipo i miei post.
Ho l’illusione che scrivere sempre un giorno per l’altro, o con un minimo anticipo, mi aiuti a mantenere le mie prospettive fresche, ed il mio stile (o assenza del medesimo) affilato.
Ma se ho un’ora buca, allora la uso per scrivere un post per dopodomani.
O per la settimana che viene.
O da tenere lì, per il giorno in cui non avrò niente di pronto in seguito a qualche catastrofe.

old-radio5 . usare la tecnologia
Io uso gedit (un semplice notepad in txt) per comporre i miei testi, e poi li copio e incollo nell’interfaccia di wordpress.
Questo mi permette di buttare giù alla svelta i miei post e poi salvarli in una cartella come txt, per quando avrò il tempo di postarli.
Uso anche un RSS Reader (in questo momento, una cosa ultrasofisticata che si chiama NewsSquares, ma anche il semplice RSSowl) – è utilissimo, perché mi permette di tenere sotto controllo ciò che una dozzina di blogger che seguo pubblicano giorno per giorno, senza dover saltabeccare fra diti, URL e link… questo mi permette di risparmiare un sacco di tempo, e mi mantiene aggiornato sulle buone idee che hanno gli altri.

5b . abbandonate certe tecnologie
Dato di fatto – è più facile scrivere un post per il blog ascoltando la radio che guardando la televisione.

Flywheel_Binding6 . sfruttare i tempi morti
L’accessorio più utile per lo scrittore con poco tempo è un bel notes spesso, di quelli che stanno in tasca, con una biro infilata nella spirale della rilegatura.
Siete in coda al supermarket? Scrivete.
Fermi in colonna sulla tangenziale? Scrivete.
Black out e niente PC? Scrivete.
Tutto ciò che scriverete vi tornerà utile.
Non credete nella carta e maneggiare l’iPad al supermercato vi imbarazza? Scrivete mentalmente il vostro post durante i tempi morti, e vedrete che impiegherete meno tempo a riversarlo sul blog quando ne avrete l’opportunità.

guest_blogging_thumb7 . sfruttare il lavoro schiavile
Periodaccio?
Poco tempo per postare?
Mandate una mail ad un amico sfaccendato, ed offritegli un guest post.

8 . riciclate
Nessun amico che possa fare un guest post?
Ripostate un vecchio post – magari aggiungendo un addendum su come son cambiate le cose nel frattempo.

Ecco.
Questo potrebbe essere un buon punto di partenza.
Sono tutte strategie che per me, per lo meno, funzionano.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

10 thoughts on “Blogger che non hanno tempo, che fare?

  1. Condivido più o meno tutto. Si vede che oramai siamo dei vecchi volponi? 😀
    L’unica differenza è che io oramai programmo perfino a un mese di distanza. In fondo, specialmente per le recensioni, faccio fatica a trovare tuttolo spazio che vorrei, quindi non è un gran problema posticiparle anche di un mese o più.
    Aggiungo anche di tenere d’occhio social, forum etc. Di solito saltano fuori ottimi spunti di discussione.

  2. Condivido (in tutti i sensi). L’organizzazione e un ritmo, aiutano molto. Il tempo a disposizione è sempre quello che è, purtroppo.

  3. Eh sì, in linea di massima condivido,
    io però quando posso preparo anche dieci, dodici post di file e sfrutto più che posso i tempi morti

  4. Si vede che ho ancora tanto da imparare, di solito scrivo volta per volta, il massimo della programmazione si riduce a due post al massimo -e sempre nei giorni vicini.
    Le idee poi mi vengono anche in questo caso volta per volta.
    Sono un maledetto dilettante, ecco quello che sono! 😦

  5. Grazie delle dritte! Voglio implementare sopratutto i punti 7 e 8….

  6. Ottimi consigli, mi saranno utili!

  7. Sono sicuramente degli ottimi consigli specialmente per uno come me, che ha iniziato ieri la sua avventura da blogger.

  8. Sfortunatamente sfrutto già il “lavoro schiavile” per correggere le bozze, quindi per non farmi sommergere dalla vita reale ho seguito la filosfia di fare come gli scoiattoli con le ghiande. Negli utlimi mesi sto scrivendo pochissimo, ma ho post in saccoccia fino a carnevale.

  9. Mi permetto di fare un suggerimento. Per chi si trova a che fare con più di un dispositivo, un servizio come simplenote (o evernote) può essere una mano santa. Mantiene sincronizzate le note che scrivete nel famigerato cloud, è gratuito e semplicissimo. Cominciate a scrivere qualcosa a lavoro, lo rileggete sul telefono/tablet sul bus mentre tornate a casa e una volta arrivati è a disposizione sul vostro pc, senza fare assolutamente nulla.
    Saluto

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