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Cineforum – Paura negli anni ’90

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E così la mia vicina di cella e complice Lucia Patrizi ha postato su Il Giorno degli Zombi i suoi dieci film preferiti della decade 1990-1999, e come al solito è difficile non concordare con le sue scelte. Andate a dare un’occhiata, e prendete appunti.

E per me, qui e adesso, compilare una B-list di titoli che vada in parallelo, fare il Siskel della situazione in risposta all’Ebert di Lucia, è piuttosto difficile. Io gli anni ’90 li ho frequentati poco, ne ho un ricordo frammentario, e molto di ciò che ricordo non mi piace. Sono anni attraverso i quali sono passato senza fermarmi.
Quindi, nell’ipotesi di aprire anche il questo weekend il nostro cineforum, cosa diamine mettiamo, sullo schermo?

A dirla tutta, il 1990 comincia bene, con due film che ritengo valga la pena inserire. Ah, e come al solito mi preme in questa sede ricordare che questa è la mia B-list, e non ha pretese di esaustività o di Supremo Buon Gusto (R).
Il Supremo Buon Gusto (R) lo lasciamo a persone con la barba più curata della mia.
Qui vige un’unica regole: non duplicare i titoli che Lucia ha già indicato, e che diamo per acquisiti.
Detto ciò, cominciamo con Flatliners, che è un horror di buona fattura, costruito su un’idea originale, e che si lascia riguardare con una certa tranquillità. C’è Julia Roberts, che non ho mai sopportato, ma è OK…

E in realtà, per quel che mi riguarda, il 1990 è l’anno di Tremors, un piccolo film assolutamente perfetto – l’idea, lo svolgimento, i personaggi, il cast… È un ritorno al cinema di mostri nel deserto americano degli anni ’50, e forse per questo mi piace. È anche un film intelligente, cosa che non è scontata, specie negli anni ’90. Questo è un altro di quei film che potrei riguardare una volta alla settimana, ed ancora sarebbe un divertimento – nessuno può toccare Tremors.

Dal ’91, tuttavia, per quel che mi riguarda, inizia la desolazione – una sequela di film con la parola “Blood” nel titolo, un’infilata di film con II, III, IV, “The Return”, “Again”… Sì, è vero, Carnosaur si sta avvincinando a lenti passi traballanti, ma per il resto…
Fortunatamente la HBO (sì, la HBO) produce uno dei film più divertenti della decade, quel Cast a Deadly Spell in cui Fred Ward interpreta Phil Lovecraft, Investigatore Privato. Oggi ci farebbero cinque stagioni, ed i nerdz che hanno vinto piangerebbero commossi (“ma allora ci amate… davvero,davvero ci amate!”) e poi si accapiglierebbero su facebook su cosa sia canone e cosa no – ma all’epoca i nerdz non avevano ancora vinto, e il film passò nel giro di poche ore da film per la TV a oggetto di culto da venerare in VHS pirata.

Restiamo saldamente nel territorio dei baracconi divertenti e sottovalutati per il 1992, con l’uscita di Army of Darkness.
Che lo so, è un titolo scontato, in questa lista ma hey, non è neanche l’unico titolo scontato.

E poi il nulla.
No, OK, escono un sacco di film dell’orrore nel ’93 e nel ’94, ma nessuno abbastanza vispo da riuscire ad entrare in questo cineforum.
E d’altra parte, qui non siamo mai stati così fiscali, riguardo alle date.
Passiamo perciò al 1995, dove l’unica cosa che riesca a far alzare la lancetta del mio contatore è Haunted, un piccolo film di fantasmi, prodotto per la TV dalla Hallmark e poi distribuito variamente in sala, tratto da un romanzo di James Herbert (che era stato originariamente concepito come un pilot per una serie della BBC).

E i fantasmi continuano a figurare prominentemente in questa lista anche nell’anno successivo – perché mi piacerebbe rivedere The Frighteners, una pellicola di Peter Jackson che da noi venne distribuita con un titolo ignominioso, e che rimane criminalmente sottovalutata.

E parlando di film sottovalutati, il 1997 ci porta un altro film di mostri – The Relic, tratto dal primo volume di una serie pulp e fracassona imperniata su un eroe insopportabile, che la pellicola saggiamente elimina dalla sceneggiatura. Maltrattato dalla distribuzione, The Relic arrivò per me in un momento in cui assistere al massacro di seri accademici da parte di un orrore assetato di sangue era esattamente ciò di cui avevo bisogno. Se volete dargli un’occhiata, consiglio la versione rimasterizzata, che corregge le brutture introdotte a posteriori dalla distribuzione.

Ed è già il ’98, e nel ’98 naturalmente c’è Ring (o come dicono quelli fighi, Ringu, perché loro parlano fluentemente il giapponese con l’accento del Kansai). E qui c’è una cosa importante da dire – se è il 1998 e dovete vedere Ring, allora dovete vederlo in videocassetta. E provare lo stesso brivido che provai io quando proprio in quel punto (sì, in quel punto, sapete quale) mi suonò il telefono.

Ma, e questo è importante, nel 1998 c’è anche Vampires, di John carpenter.
Che è un western.
Ed è un altro film criminalmente sottovalutato, e rimette il vampiro al suo posto – non enigmatica rock star che rimorchia tantissimo, ma disgustosa sanguisuga.

E così arriviamo al 1999, e ad un altro film essenziale, per ciò che mi riguarda – quel remake de La Mummia che non è un remake, The Mummy, film sul quale molti non avrebbero scommesso un centesimo.
Ma che rimane divertentissimo. Ed è agghiacciante pensare che sono già passati vent’anni.

E sui titoli di coda de La Mummia del ’99 possiamo chiudere il sipario sul cineforum di questa settimana.
La settimana che viene, arriverà un nuovo secolo, farcito di supereroi, di remake, reboot, di serie televisive e di streaming, ma anche, sì, di qualche buona idea.
Ne riparleremo.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

8 thoughts on “Cineforum – Paura negli anni ’90

  1. Nel 1994 è uscito Il seme della follia!

  2. Ed è un grande horror, anche abbastanza lontano dai canoni dell’epoca.

  3. Il mio preferito della tua lista, è “La Mummia”. Certo, è un tema abusato (c’è stato anche un film hollywoodiano con Boris Karloff se non erro). Ma che nel film si rinfresca di parecchio: merito dell’attore che impersona l’avventuriero. Pensa, da “George della Giungla” è arrivato lì, film demenziale, d’accordo, ma secondo me, si è formato molto per il ruolo nella “Mummia” per aver recitato nel telefilm “Il giovane Indiana Jones”. Ti parlo del 1989 e dintorni.

    • Brendan Fraser era un eccellente attore d’azione – purtroppo, proprio lavorando ai film della serie de La Mummia, subì tali e tanti traumi fisici, da ritrovarsi in serie difficoltà. Per alcuni anni dovette lasciare il cinema, e ancora oggi non può interpretare ruoli fisici come ai vecchi tempi.

  4. Ho un po’ paura a chiedere…ma Scream?

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