strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti


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L’altro Terry

Confessioni di un lettore di fantasy: io i libri di Terry Goodkind, dopo averli letti, li ho venduti.
L’uomo non può esporre la wizard’s first rule nel suo primo romanzo, utilizzarla per scrivere migliaia di pagine di sequel, e sperare che io ci caschi.

Ma se solo l’avessi saputo…

First of all, I don’t write fantasy. I write stories that have important human themes. They have elements of romance, history, adventure, mystery and philosophy. Most fantasy is one-dimensional. It’s either about magic or a world-building. I don’t do either.

L’ha detto prorpio lui, Terry Goodkind, l’eterno secondo Terry del fantasy americano.
L’ha detto e magari ci crede anche.
Certo, su un paio di punti Goodkind diventa troppo sottile perché anche il sottoscritto riesca a seguirlo…

And in most fantasy magic is a mystical element. In my books fantasy is a metaphysical reality that behaves according to its own laws of identity.

Già, non un elemento mistico ma una realtà metafisica con le sue regole.
Per quanto credo sia facile confondersi…

Ed è a questo punto  che diventa preoccupante – perché se uno che è regolarmente nella lista dei best seller per il genere fantasy, per il quale i fan si sbrodolano su pagine e forum… se lui è convinto di non scrivere fantasy…

Cosa diavolo sta leggendo, ‘sta gente?!

E cosa diavolo sta leggendo Terry Goodkind, considerando che secondo lui…

Because most fantasy is about world-building and magic, a lot of it is plotless and has no story.

Ma d’altra parte, lui considera Ayn Rand imprescindibile.

Io, problemi non ne ho, naturalmente.
Io sto leggendo Avram Davidson.