La colpa deve essere di tutte le discussioni su formattazione, editing, e-book e quant’altro.
Comunque, ho iniziato ieri l’editing e la revisione finale del mio libro sui dinosauri.
Un sacco di roba da tagliare, un sacco di cose da rivedere.
La bibliografia da rifare completamente.
Spostare i capitoli avanti e indietro.
Selezionare le immagini.
Cominciare a cercare un paio di amici affidabili ai quali far leggere il tutto prima del pitch con l’editore.
E la fortissima tentazione di lasciarsi OpenOffice alle spalle e passare per le ultime fasi direttamente a Scribus.
Così, tanto per vedere che effetto fa.
Anche perché, complici gli articoli pubblicati da FullCircleMagazine, e letti con attenzione, Scribus sembra destinato ad essere lo strumento finale di impaginazione della prossima versione (3.0) dei miei appunti del corso di statistica.
La struttura del corso è in fase di revisione, e se cambia il corso, cambiano anche le dispense.
E perché allora non renderle più piacevoli alla vista, più agevoli alla lettura, e non renderle poi disponibili gratis come e-book e in hardcopy a pagamento tramite un servizio di print on demand?
Un paio di perché mi vengono in mente.
Ma stasera non ho voglia di pensar male…
11 marzo 2008 alle 7:06 AM
Domanda da newbie: com’è questo Scribus? Cosa ci offre di più?
11 marzo 2008 alle 8:29 AM
Scribus è un programma di desktop publishing – a differenza di Word/OpenOffice.Write/AbiWord, che sono word processor (programmi di scrittura).
Non lavora quindi sul mettere le lettere in fila, ma sul disporre blocchi di testo e immagini sulla pagina.
È molto potente e molto promettente – nel senso che, nel momento in cui si è presa la mano con le basi, le possibilità cominciano a moltiplicarsi…
Fa venire un sacco di idee.
In breve.
Si tratta praticamente di un software per la tipografia – permette di stabilire tuttii parametri dell’impaginazione con una precisione ed una flessibilità molto più elevata di quanto premetta un word processor.
Cosa offre in più – gestione dell’integrazione testo-immagini che va oltre le cornici, disposizione del testo in colonne dinamiche, gestione professionale dei colori… bla bla…
Conviene vedere.
Questo è un esempio
Il prodotto finale sono pdf di alta qualità o file destinati alla stampa professionale.
Scribus è gratuito e multi-platform.
Unico problema, come al solito, tocca imparare a usarlo (ma ci sono un sacco di manuali e tutorial gratuiti).
Vedi…
http://wiki.scribus.net/index.php/Main_Page
Per chi ricorda il vecchio Microsoft Publisher – probabilmente il più bel programma mai prodotto da Microsoft – l’utilizzo non è così ostico: si tratta di scoprire dove sono i comandi.
Trovati i comandi, basta avere il testo pronto in unfile separato, decidere come si desidera sistemare il testo sulla pagina, e poi definire i parametri.
Una volta fatto, si importa il testo e zac!, è fatta.
È unsoftware eccellente, per ciò che mi concerne.
Il passo successivo è LaTeX…
Ma quella è roba da professionisti dell’editoria.
12 marzo 2008 alle 8:18 AM
Grazie prof! Gentilissimo 😉
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