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Un secondo giro in Averoigne

4 commenti

Ieri ho avuto una sorta di esperienza mistica. Una specie di illuminazione, come capire all’improvviso quale sia il suono di una mano sola, o rendersi conto che se un albero cade nella foresta e tu non hai orecchie per sentirlo, non fa rumore eppure cade.
Una cosa così, insomma.
Molto zen.

È andata in questo modo: ieri è uscito, su una popolare webzine1, un articolo biografico su Clark Ashton Smith, la sua vita, la sua opera, le sue influenze.
Interessante.
Così come è interessante che l’articolo lamenti la scomparsa di CAS dai nostri scaffali, e si chiuda con una frase che fa più o meno così…

Purtroppo in Italia è ormai da tempo che non viene pubblicato più nulla di questo autore e i suoi volumi hanno raggiunto quotazioni vertiginose fra i collezionisti. Sarebbe ora che qualche editore specializzato pensasse a ripubblicare e ritradurre la sua opera.

Già, sarebbe davvero il caso, mi sono detto, e poi, mentre la stanza si metteva come a turbinare attorno a me, ho provato come uno strano senso di deja-vu , come se stessero riallineando la matrice, capite, e poi ho pensato…


Ma non avevamo appena lasciato questa festa?

E certo, mi sono detto, sarebbe davvero ora che qualcuno ritraducesse i lavori di Smith.
E perciò ho tradotto Il Fabbricante di Gargoyle, storia ambientata in Averoigne e pubblicata su Weird Tales nell’estate del 1932.
gargoylesmallNon è quella che avrei voluto tradurre, ma quella, capirete, è quasi 15.000 parole, e parecchio complicata, e come diceva Fritz Leiber la qualità dell’artista si vede nella sua capacità di improvvisare con ciò che ha a portata di mano2.
E parlando di improvvisazione, mi è risultato impossibile recuperare delle illustrazioni originali, e quindi la copertina è di una genericità disgustosa, ma ci sono come extra l’idea embrionale e la sinossi di Smith, recuperate dai suoi appunti. E ci ho aggiundto in coda una notarella, per puro desiderio di apparire.
Si tratta di una storia breve, e quindi sarà disponibile su Amazon al vertiginoso prezzo di 99 cent non appena gli gnomi al servizio di Monsieur Bezòs3 avranno svolto il loro sporco lavoro.

Per chi fosse interessanto, naturalmente, La Bestia di Averoigne è ancora disponibile, e da dieci giorni scodinzola felice nella Top 20 Dark Fantasy di Amazon Italia, dove gode di ben quattro recensioni a 5 stelle4.
Anche se molti a quanto pare non se ne sono accorti.
Spargete la voce 😉


  1. non c’è bisogno che vi dia il link, se sono certo. 
  2. Leiber naturalmente parlava della Morte, non di uno che traduce storie fuori copyright, ma insomma, il senso è quello. 
  3. che se ci pensate, Bezos pare il nome di uno dei demoni che Clark Ashton Smith citava non poi così a casaccio nei propri racconti. 
  4. e qui ci vuole un ringraziamento ai miei recensori. Grazie! 

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

4 thoughts on “Un secondo giro in Averoigne

  1. Non ho capito una cosa. Se qualcuno copia i tuoi post, non puoi fare nulla a livello legale? E se la risposta è no, non ti converrebbe segnalare il sito ai tuoi utenti, che magari vi accedono regolarmente – regalando click a una concorrenza sleale?

  2. Interessante l’articolo su Caponata Meccanica! Certo che D&D aveva, alle origini delle influenze molto più variegate di quanto potessi pensare. Ma io sono giovine , giocai solo alla terza edizione a inizio anni 2000.

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