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Tre libri (in effetti, quattro)

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“Per motivi indipendenti dalla nostra volontà”, come dicevano una volta, nell’arco di quattro settimane sono usciti (o stanno per uscire) quattro mie libri. Due sono miei-miei, nel senso che io sono l’unico autore citato in copertina, gli altri due sono antologie in cui compaiono miei racconti.
Ed è molto inelegante parlare delle proprie cose in questo modo – ma che diamine … da qualche parte se ne dovrà pur parlare, e questo è il mio blog. Per cui…

Due settimane or sono è arrivato in libreria Piemontesi ai confini del mondo – un volume che raccoglie le biografie di ventidue personaggi che, tra ‘800 e ‘900, lasciarono il Piemonte per esplorare il mondo; alcuni lo fecero per vocazione, altri per dovere, altri ancora per curiosità. Tutti, chi più chi meno, per uno spirito di avventura che di solito non viene considerato parte del carattere delle popolazioni cisalpine.
Il volume è riccamente illustrato (non per merito mio), zeppo di stralci da testi dimenticati, corredato da mappe e cronologie. Lo pubblica Edizioni Savej, e lo trovate sul loro shop online, oltre che in libreria.

A seguire, sono usciti proprio in questi giorni due volumi pubblicati da Belanger Books – due collezioni di apocrifi, o se preferite di pastiches. Entrambi i volumi sono curati da John Linwood Grant.
Il primo è Sherlock Holmes & the Occult Detectives III, raccolta di storie nelle quali il detective di Baker Street collabora con investigatori dell’incubo ed esploratori dell’occulto. Dieci storie, e il mio The Adventure of the Stealer of Souls apre il volume, e segna il ritorno di miss Valerie Trelawney, occultista sui generis creata ai tempi del liceo, e poi resuscitata per il primo volume di questa serie di antologie (pare che io sia abbonato ai volumi dispari della serie, che conta quattro volumi).

Il secondo volume della Belanger è invece The Book of Carnacki the Ghost Finder, massiccia collezione (464 pagine) di diciotto apocrifi dedicati al cacciatore di spettri creato da William Hope Hodgson. Il mio contributo è una storia intitolata The Haunting of Fox Lane. Spettri, rivoluzione industriale e altre amenità.

Il che ci lascia con le cose a venire, visto che fra due settimane arriverà sugli scaffali The raiders of Bloodwood, il mio romanzo fantasy ambientato nell’universo del gioco in scatola Descent, Legends of the Dark. Un fantasy “alla D&D” con gli orchi e gli elfi, ma non gli orchi e gli elfi di vostro nonno, in cui ho cercato di rivoltare un paio di vecchi cliché pur restando nei binari del genere. Ed è stato divertente, cercare un modo un po’ diverso per raccontare certe storie. Chissà se piacerà ai lettori…
La versione in ebook sarà disponibile dai primi di Luglio, mentre per il cartaceo dovremo aspettare l’autunno – entrambi si possono già prenotare, naturalmente.

E questo sarebbe più o meno tutto, eccezion fatta per l’uscita in audiobook di The Devourer Below, l’antologia di racconti lovecraftiani che contiene il mio All my friends are monsters di cui si parlava qualche giorno addietro.

Intanto, sto lavorando a un nuovo romanzo (sono in ritardissimo) ed ho una manciata di racconti in revisione – più i diciotto di cui si diceva nell’ultimo post, che devono con tinuare a circolare.
Ci si tiene in movimento, usando l’ansia come carburante.

E ci sono i link commerciali, in questo post – certo che ci sono, tre di Amazon ed uno di Savej. Siete stati avvisati.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

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