Sul blog di Angelo Benuzzi sono aperte le votazioni per i badge e gli slogan di quella che alcuni già chiamano “La Cosa Fantascientifica Nazionale”.
Come sempre, la comunità nazionale dei fan della fantascienza sembra
a . non frequentare il web
b . incapace di fare passaparola
c . composta da mammole ritrose che mai e poi mai si esporrebbero in una iniziativa partita dal basso
d . a tal punto parrocchiale e autoreferenziale da rifiutare qualsiasi cosa venga dall’esterno
e . troppo impegnata a videoregistrare telefilm
f . sostanzialmente disinteressata alla fantascienza
g . all of the above
Eppure c’è stato movimento.
E brindiamo quindi ai blogger che hanno diffuso e discusso.
Quanto agli altri, inutile dire che trovo inquietante la loro mancanza di fede.
2 ottobre 2011 alle 10:37 AM
Vado subito:-)
2 ottobre 2011 alle 10:43 AM
Davvero la comunità della fantascienza italiana è così??? 0_o
E poi ci si stupisce che da noi si parla soltanto di serial di fantascienza discutendo sul colore degli stivali del protagonista di turno…
2 ottobre 2011 alle 10:46 AM
Grazie per il lancio ma ti chiedo di non arrabbiarti. Si sapeva che si partiva da zero e che ogni passo sarebbe stato difficile, giusto? Vorrà dire che le piccole conquiste ci sembreranno migliori e che ogni nuovo compagno di viaggio avrà più storie di raccontare. Il resto è sempre la stessa cosa, tirarsi su le maniche e lavorare.
world convention 2015? Perché no?
2 ottobre 2011 alle 10:50 AM
@Mcnab
Non dico che sia così – certo sembra essere così.
Sul blog di IguanaJo c’è stata una bella discussione su cosa manchi alla SF nazionale.
Sekhemty ha fatto un lavorone di valutazione delle risorse.
Angelo ha messo inpiedi tutto il sistema…
Ma le orde dei fan dove sono?
Su tetre mailing list a discutere di netiquette o se sia lecito paragonare le opere per ragazzi di Asimov a quelle di Heinlein?
Tutti quelli che si intabarrano da jedi o che si mettono il pigiamino da vulcaniani dove sono?
Odio l’idea di doverli insultare perché reagiscano – sai bene che odio questa storiella della “provocazione”.
Ma l’impressione è che siano tutti rinchiusi nelle proprie piramidi.
2 ottobre 2011 alle 10:52 AM
@Angelo
Non sono arrabbiato – sono deluso.
E stanco.
Ma poi mi passa 😉
2 ottobre 2011 alle 11:29 AM
Piena sintonia.
2 ottobre 2011 alle 12:10 PM
Siamo tutti sempre pronti a lamentarci, ad aspettare che le cose cambino, ma pochi hanno voglia di sporcarsi le mani.
2 ottobre 2011 alle 12:37 PM
Non mi sembra pratico chiedere di votare durante il weekend. Il sabato e domenica molta gente il computer lo lascia in ufficio o comunque lo accende molto meno.
2 ottobre 2011 alle 12:56 PM
@Marco
Il mio post è evidenziato – così come era stato evidenziato quello che annunciava il concorso – e resta su fino a giovedì.
Ma non credo che per certe persone i lunedì siano diversi dai sabati…
2 ottobre 2011 alle 3:39 PM
Vabbè dai , tu hai fatto il tuo, io lo stesso, Angelo; Sekh; iguana e Gianluca anche, l’importante è sempre il primo passo, no?
E poi dai passerà…
2 ottobre 2011 alle 3:46 PM
NO, ok.. è chiaro che io posso solo fare del mio, non certo obbligare gli altri.
Ma un segno di vita ogni tanto farebbe ance piacere.
Mi sento un po’ come i ragazzi del progetto SETI, che ascoltano, ascoltano, ma non ricevono nulla…
2 ottobre 2011 alle 5:18 PM
Davide, la butto lì: ma allora non è che agli appassionati italiani di sci-fi interessa vestirsi da Jedi e da Actarus, vedere per la millesima volta la serie classica di Star Trek, ma non leggere libri? Men che meno scriverne?
Non è un’affermazione, è una domanda.
Io da esperto di horror e al limite di fantahorror, devo dire che questo settore in Italia è invece piuttosto vitale e propositivo, nonostante le spezzettature e i vari clan…
2 ottobre 2011 alle 5:47 PM
Mah, io direi che esistono ancora elementi vitali, ma sono frammentati e dispersi – da cui l’iniziativa di Angelo, che mi pare eccellente.
Esiste una frattura sostanziale – c’è un sacco di fantascienza televisiva, ma il ragazzino (o la ragazzina) che si esalta per galactica, per Primeval o per Star Trek, quando arriva in libreria, trova il nulla.
Paradossalmente, la TV promuove un genere che è maledettamente difficile da reperire.
C’è Urania – e su questo argomento rispettiamo la passione dei fan, e non reiteriamo problemi, difetti, peccati mortali.
Ma oltre Urania?
Libri validi ad elevata diffusione?
Libri presentati dignitosamente?
Club di appassionati del genere, non solo di Star Trek/Star Wars/Space 1999?
Fanzine?
Forum nei quali si possa discutere tranquillamente?
Gruppi di lettura che non siano clan e cricche?
Blog che offrano opzioni e non pistolotti della serie “OK, idioti primitivi…”?
Ebook?
Uno dei pilastri del fandom nazionale, noto online come Vanamonde, sul blog di Iguana ha proposto l’ipotesi che in italia manchi una critica seria e “accademica” (in senso buono).
Ha ragione.
Una critica autorevole aiuterebbe tanto i lettori quanto gli autori.
Darebbe dignità al genere.
Taciterebbe le autopsie letterarie e l’arroganza spacciata per competenza.
Darebbe indicazioni di lettura.
Aiuterebbe i piccoli editori ed i grandi.
Ne stiamo discutendo, spero se ne farà qualcosa – è un passo avanti.
La Pyra edizioni propone una nuova collana di fantascienza.
Aiuterà tanto gli autori quanto i lettori.
Potendosi appoggiare ad una critica seria, darà vita a un nucleo sul quale costruire.
Sarà un altro contributo alla ripresa.
La Cosa di Angelo, Sekh e tutti noi altri aiuterà gli appassionati ad incontrarsi o a riconoscersi?
Sarà un altro strumento.
Chissà che anche Lemuria non possa giocare un ruolo in questa partita.
Dici che l’horror è più vivace.
Vai in libreria e cerca un horror.
Ne troverai a camionate – molto pessimo, molto decisamente buono.
Troverai webzine professionali e serie.
Troverai editori come Gargoyle che amano il genere e pubblicano con un occhio alle vendite ed uno alla qualità, ma anche piccole realtà come Dagon Press che mantengono vivi i classici e pubblicano saggistica seria.
L’orrore sta bene perché l’orrore c’è quando lo cerchi.
Per la fantascienza, la maggioranza dei fan vuol vestirsi da jedi?
E che altra alternativa è stata loro offerta?
2 ottobre 2011 alle 9:54 PM
Interessante…
Partendo dal problema della critica ragionevole e ragionata, continuo a pensare che la mania delle autopsie letterarie abbiano ulteriormente affossato la scrittura italiana.
Scommetterei il mio braccio destro che molta gente intenzionata a proporre qualche racconto, romanzo etc si è tirata indietro per paura di essere sbeffeggiato in pubblico.
Il che, a pensarci, è orripilante.
Riguardo il miglior stato di salute dell’horror italico posso dire che forse è un genere più agibile per chi non ha una buona cultura scientifico-matematica. Il che non è né un demerito per gli orrorofili ne una scusante per giustificare il down della sci-fi italiana.
Comunque sia credo che, oltre a proporre una critica autorevole, la strada migliore sia quella di ritagliare spazi creativi. Più concorsi e spazi per pubblicare e commentare in pubblico racconti (come fa http://www.scheletri.com da anni), meno discussioni su forum e gruppi FB, a mio parere. O quantomeno integrare le discussioni con esercizi/concorsi di scrittura.
Oh, questa è solo la mia idea in merito, senza voler fare il maestrino né insegnare chissà cosa 😉
2 ottobre 2011 alle 10:15 PM
Una piccola precisazione: non si vota solo questo w-e. Il post rimane in linea fino al 31 ottobre. Poi tiro le somme e proclamo i vincitori, se ci saranno ex aequo si sarà un round di barrage.
2 ottobre 2011 alle 10:48 PM
@Macnab
Sono anch’io fermamente convinto che l’atteggiamento aggressivo di certi blogger contribuisca ad allontanare molte persone dalla scrittura e dalla auto-pubblicazione.
I responsabili probabilmente si giustificherebbero che se uno non è abbastanza sicuro di sé da affrontare quattro insulti, un po’ di cecchinaggio e un po’ di maschia agressività, è meglio che si dia al ricamo a tombolo.
E probabilmente si giustificherebbero così perchè sono dei fascisti, per usare una stenografia che anche loro sono in grado di capire.
Per il resto, credo che ogni iniziativa ed ogni forma di espressione ragionata possa solo aiutare.
3 ottobre 2011 alle 12:23 PM
“Come sempre, la comunità nazionale dei fan della fantascienza sembra…”
A me sembra sia molto prosaicamente in via d’estinzione. Il fan medio della fantascienza è anziano, e si sa che più vecchi si diventa più conservativi ci si riduce.
Stiamo combattendo una battaglia di retroguardia, ma oh… finché in giro c’è gente che di fantascienza ne scrive e ne scrive bene, chi ci rimette non siamo certo noi.
3 ottobre 2011 alle 1:20 PM
Bisognerebbe fare un sondaggio sull’età media dei lettori di Urania (semplicemente perché credo cheMondadori abbia i dati, non perché Urania sia un caso speciale).
E chissà se lo STIC, Alliance (ci sarà ancora, Alliance?) e la Società Tolkieniana hanno dei dati demografici sui loro membri.
Sarebbero dati meravigliosi da analizzare…
Pingback: Gruppo Sci-Fi. Votazioni e qualche considerazione « Sekhemty Blog
4 ottobre 2011 alle 10:25 PM
Io, con rispetto parlando, non sono ancora trentenne 🙂
Comunque devo dire che in buona parte condivido la visione poco ottimista di Davide: mi sarei aspettato un pò più di partecipazione.
5 ottobre 2011 alle 9:15 AM
Eddai, su… un po’ d’ottimismo! Ricordate la canzoncina che si cantava alle elementari?
Tutti in coro assieme a me: “Se prima eravamo in due a parlar di fantascienza, ora siamo in quattro a parlarl di fantascienza… se prima eravamo in quattro a parlar di fantascienza, ora siamo in otto a parlar di fantascienza…”
Anche Hitler è partito da una birreria… e alla fine ha dominato mezzo mondo, se solo si fosse fermato, invece tentare di invadere la Russia e dar fastidio all’Inghilterra… noi eviteremo di pestare i piedi ai sovietici e la fantascienza tornerà a brillare ^_^