strategie evolutive

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Ritorno a Gormenghast

8 commenti

the-gormenghast-trilogyÈ tradizionale, nelle ultime settimane di dicembre, fare una lista dei buoni propositi per l’anno che verrà.
La mia lista, per il 2014, è così breve che non ne verrebbe fuori un post dignitoso.

Ho però un paio di buoni propositi per il 2013 – che dopotutto non è ancora finito.
Il primo, è quello di rileggermi, da qui a capodanno, i tre romanzi della Trilogia di Gormenghast, di Mervyn Peake.

L’idea mi è venuta domenica, discutendo brevemente con alcuni ospiti del Blocco C l’importanza del lavoro di Peake come spartiacque nell’ambito della letteratura fantastica.
Me l’ero riproposto già l’anno passato, proprio nel periodo delle feste – perché non farlo, finalmente, quest’anno?

Mervyn_Peake_2Se è vero che ci sono autori che gettano la loro ombra lunga sull’immaginario in letteratura – banale citare Tolkien, o Howard – è anchevero che ce ne sono alcuni la cui presenza è costante, ma non vista.
Tra questi, Mervyn Peake è forse il massimo attrattore invisibile.

Ed è un autore – come dicevo ai miei compagni di prigionia – che si deve leggere per imparare a scrivere.
e io in questomomento ho bisogno di imparare a scrivere.
Quindi, mi rileggerò Gormenghast.

Per gli amanti del dato tecnico, la mia edizione di riferimento sarà il rilegato rigido della Vintage Classics, quello illustrato da Peake e con introduzione di China Mieville.
La mia edizione della trilogia, i tre volumi Ballantine letti a metà anni ’80, sono stoccati con cura in una cassa da qualche parte.

Si comincia, con un po’ di fortuna, la sera del 19.
Bloggerò a riguardo?
Sì, volentieri.
Chi volesse accodarsi, è benvenuto.
Non intendo fare di strategie evolutive un club della lettura, ma di tanto in tanto, perché no?

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

8 thoughts on “Ritorno a Gormenghast

  1. Tanto piú che é un autore che, confesso, non conosco.

  2. Leggerò con piacere.

  3. Ho anch’io un Gormenghast (quello di mezzo, per ragioni inspiegabili) da leggere, ma temo che mi ridurrò al primo quarto del 2014. Seguirò volentieri l’impresa, ma sarà una rincorsa!

  4. Per fortuna Adelphi ha completato la traduzione di tutta la trilogia: l’inglese di Peake è fenomenale, ma se non si è più che esperti è una lettura piuttosto impegnativa.

  5. E’ incredibile… più o meno un anno fa (11 mesi tondi tondi, il 17/01/2013) Massimo Citi aveva parlato di questa trilogia. Deve essere proprio una tipica lettura invernale!

    http://fronteretro.blogspot.it/2013/01/letture-natalizie-terminate-e-da.html

    All’epoca me lo sono procurato e ho letto solo il primo volume, però.
    Sarà divertente leggere gli altri!
    Ora sono indecisa il 19 se rileggere il primo volume o se attaccare direttamente il secondo, barando un po’, perchè temo di non riuscire a starti dietro. Si sa che tu sei un lettore dannatamente veloce!

  6. (Per inciso, anch’io come Cily mi sono procurato Gormenghast per merito – o colpa – di Massimo!)

  7. Un applauso, Davide. Sono orgoglioso di aver recensito i due ultimi volumi di Peake su Tuttolibri. Quando ne parlai alla redazione, mi guardarono come se fossi un marziano, ma poi si fidarono. Credo che Gormenghast sia, tout court, uno dei massimi libri del ‘900. E ammiro e invidio la tua capacità di leggerlo in inglese. Io ci ho provato, ma per me era splendidamente troppo difficile.

  8. PS: non ho mai aperto un blog ma mi piacerebbe che tu dessi un’occhiata a https://www.facebook.com/pages/Alessandro-Defilippi/149851538399090?ref=hl

    Letteratura, psicoanalisi e cucina (soprattutto!).
    Dimmi che ne pensi

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