Il titolo di questo post è una formula ideata da J.G. Ballard.
Si trova all’interno di uno strano libro che mi è appena cascato (si fa per dire) sulla scrivania, complice un rivenditore web che me ne ha procurata una copia di seconda mano.
Pubblicato da Thames & Hudson, solidi editori nel settore dell’arte, dell’architettura e dell’archeologia, il volume si intitola Formulas for Now, ed è curato da Hans Ulrich Obrist.
Ha una spaventosa costola fuchsia, copertine di catone da imballaggio heavy-duty foderate di carta color acquamarina (l’immagine qui di fianco falsa i colori riducendo l’orrore) e se l’esterno ricorda un incubo anni ’80, l’interno è, visivamente, molto molto più complicato ed entusiasmante.
L’idea è semplice – ilcuratore del volume ha chiesto ad un certo numero di scienziati, scrittori ed artisti di fornire una formula fondamentale, al fine di compilare un massiccio prontuario al quale l’uomo del ventunesimo secolo (che sarei io, che sareste voi) possa rivolgersi per trovare delle risposte.
O al limite delle nuove domande.
Il risultato è divertente e, come dicevo, complicato.
J.G. Ballard fornisce la formula del futuro.
Mike Moorcock le formule per lastesura di Mother London e dei romanzi del ciclo del colonnello Pyat.
Richard Dawkins la formula per calcolare la potenza delle teorie scientifiche
Stewart Brand la formula strutturale della civiltà.
Enzo Mari il diagramma per i livelli di realtà.
Loris Greaud la formula per fare fuochi d’artificio silenziosi.
Ryoji Ikeda la formula e la teoria dell’irriducibilità.
Marina Abramovic presenta la formula del genio (che si trova anche sulla copertina, epotete leggere qui di fianco).
E così via, per cento e rotti esempi – schegge di scienza fin troppo avanzata, saggezza spicciola, paradossi, umorismo.
Anche il Gatto di Schrodinger fà una comparsata.
Il tutto condito da fotografie, schizzi, disegni (imperdibile il disegno-formula del curriculum vitae in forma di corda tesa da acrobata).
Un libro strano, difficilmente classificabile, a volte irritante, ma che promette di fornire un sacco di materiale per le mie prossime imprese.
Diurne e notturne.

13 marzo 2009 alle 6:28 PM
Sembra un delirio prodotto da un newsgroup di Usenet che ha acquistato autocoscienza. Curioso.
13 marzo 2009 alle 8:17 PM
Non pretendo di aver capito tutto – ci sono cose troppotecniche e cose troppo “artistiche” per i miei gusti.
Però è maledettamente interessante – è come se, al di sotto della futilità, si percepisse comunque una certa rilevanza.
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12 Maggio 2009 alle 4:54 PM
Questa me l’ero persa… “formula del genio”: 10 kg di disciplina, 6 bicchieri di abnegazione… e appena un cucchiaino di talento? Molto ‘American Jewish’, anche questa (vedi tu in che percentuali i due ingredienti si mescolino). Geni e sregolati si fottano…