Sì, lo so, vi avevo detto che oggi avremmo parlato di un po’ di libri di uno dei miei autori preferiti, ma che volete, la programmazione del blog è soggetta a variazioni impreviste.
Potete sempre chiedre indietro i soldi del biglietto.
Il fatto è che, per scopo di ricerca – oltre che per il puro piacere della lettura – ho ripreso in mano By the Sword, di Richard Cohen.
Sottotitolato A History of Gladiators, Musketeers, Samurai, Swashbucklers, and Olympic Champions, il volume è esattamente ciò che dice sulla copertina – e molto di più.
Per chi se lo fosse perso, Cohen (classe 1947) è un ex olimpionico di sciabola, con quattro olimpiadi alle spalle (sarebbero state cinque, ma sapete come andò a Mosca, vero?), ma è anche stato direttore editoriale di due case editrici, e fondatore della propria.
Un uomo di lettere e d’azione, nel suo libro Cohen parla della storia della scherma e del rapporto fra l’uomo (e la donna!) e la spada in maniera estremamente personale.
Non è solo ricerca per rendere i combattimenti più realistici nelle mie storie, o passione per la storia – è anche un gran bel leggere.
Ed una autentica miniera di dettagli, curiosità, citazioni.
Molto bello.
By the Sword è un libro che è rimasto su un tavolino nella mia camera per quasi un anno.
L’ultima volta che l’avevo preso in mano era stato la sera del 15 marzo 2013.
La data la ricordo molto bene, perché si tratta della sera in cui una vena in una mia gamba decise di lasciarsi andare, ed io inondai il pavimento di sangue e trascorsi la nottata al pronto soccorso.
Questo è il libro macchiato di sangue al quale accennai nel post del 16 marzo 2013.
E riprenderlo in mano a un anno di distanza dall’incidente fa uno strano effetto.
Molto strano.
L’incidente di quella sera ha lasciato il segno – no, non solo una piccola cicatrice – e ritrovarmi nello stesso posto, nella stessa posizione, a leggere lo stesso libro…
Strano.
Ma il libro è consigliatissimo – la mia edizione in hardback è usata (e insanguinata), ma ne è uscita due anni or sono una versione dell’anniversario, ed è abbastanza facile da reperire.
25 gennaio 2014 alle 12:16 PM
Dannata curiosità… Ora la cosa che mi interessa di più, dopo aver letto il post, sono le tue considerazioni personali sull’avvenimento, più che il libro in sé… È un guaio! 😀
P.s. Ma è tornato “Stella stellina”? Sono giorni che quando voto i tuoi post trovo una media di 4 stelle… 😦
25 gennaio 2014 alle 12:50 PM
Sì, credo che Stella Stellina sia tornato a pieno regime.
Tanta dedizione è commovente.
Sulle mie considerazioni personali – mah, una volta o l’altra… 😉