strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti

Parlando di evoluzione con Hugh Jackman

32 commenti

Ed eccoci alla seconda parte della discussione sul nostro hardwiring genetico, la parte dedicata alle signore, quella in cui di solito gli animi si accendono… o si infiammano maggiormente, in base alla mia esperienza.

Ma vediamo di ricapitolare – ciò che abbiamo detto fin qui è che esiste un set di parametri, ereditati attraverso decine di generazioni fin dai tempi degli ominidi, che influenzano certi comportamenti.
Attenzione, i comportamenti, non le scelte.
Dati alcuni commenti al post precedente, non vorrei che si arrivasse alla conclusione che io stia proponendo un modello per cui le scelte maschili, quando si tratta di partner, siano esclusivamente o anche solo preferenzialmente legate a certi comportamenti ereditati.
Il fatto che istintivamente si guardino le gambe alle ragazze non significa che poi questo sia l’unico parametro nella scelta del partner.
Non significa neanche che si sia giustificati a farlo (“Ah, io alle donne guardo solo il culo, ma cosa vuoi farci, è l’hardwiring ereditario…”).
Nulla di ciò che stiamo discutendo sospende o delegittima l’intelligenza e la sensibilità che, esattamente come l’hardwiring, sono frutto della nostra evoluzione.

Ma bando alle ciance, è ora di cercare una risposta alla domanda che da 200.000 anni tutti gli uomini si pongono con una certa regolarità.

Ma le donne, cosa vogliono?

Per aiutarci, ci potremo avvalere del sempre disponibile Hugh Jackman.

“Le donne guardano solo l’automobile”, diceva Batman in un vecchio film.
Aveva ragione, l’uomo pipistrello?

Cominciamo col dire che i ruoli riproduttivi di uomini e donne sono diversi abbastanza da portare a scelte diverse e parametri di giudizio diversi anche quando si tratta di parametri ereditari.

Qui sotto c’è una foto reperita sul web del nostro amico Hugh Jackman.
Jackman è stato scelto perché da parecchi anni, sulle principali riviste e website che si occupano di certe cose, viene votato dal pubblico femminile come uno dei due uomini più sexy del mondo – chi sia il secondo lo vedremo poi, perché è interessante.
E credo sia indiscutibile che Jackman sia un maschio umano adulto in ottima forma fisica.

Ora, in realtà, gran parte dei giochi sono già fatti.
Alcuni parametri sono comuni a uomini e donne – tutti gli indici di buona salute (occhi, pelle, tenore muscolare, postura) sono gli stessi.

Vediamo allora cosa c’è di diverso, qui.

L’interesse per le gambe è scarso, così come il rapporto vita/fianchi (che abbiamo visto è importante per la valutazione istintiva della figura femminile).
Ciò che conta qui è il rapporto testa/spalle – le spalle larghe tirano, perché sono indice di buono sviluppo muscolare e quindi di forza fisica.
Una testa piccola (capelli corti) rispetto alle spalle dà un’idea di potenza.
Lo sanno bene i disegnatori di fumetti della Marvel.
Controllate gli attori – quelli con capigliature voluminose sono attori comici.
Bruce Willis si rade a zero per incrementare il rapporto testa/spalle, e per cancellare un segno di vecchiaia (pochi capelli, magari ingrigiti).
Poi il sedere – anche qui per motivi di tenore muscolare e in particolare di attitudine alla corsa. Perché? Pensate alle gazzelle, pensate allo smilodonte o tigre dai denti a sciabola…
Un altro indice che la foto non ci concede sono le mani – che oltre a contribuire o meno alla valutazione della forza fisica, sono uno straordinario indice di età e di salute (macchie del fegato, cicatrici, macchie sotto alle unghie eccetera).

Ma fin qui abbiamo barato.
Ed abbiamo barato perché l’immagine di Hugh Jackman qui di fianco non è l’immagine standard dell’attore (a differenza di quella usata per Charlize Theron, non è una foto pubblicitaria).
Non è perciò quella che mostra i tratti veramente importanti.
L’immagine pubblicitaria standard, quella studiata per esporre la mercanzia, è – ad esempio –  quest’altra qui di fianco.
Qui c’è tutto – c’è il volto (vale ciò che abbiamo detto nel post passato, tutti gli indici di buona salute), c’è il rapporto testa/spalle, ci sono le mani.
Si notino i capelli corti (= testa più piccola), e la barba non rasata.
Com’è che tutta ‘sta gente non è capace a rasarsi?
La barba non rasata degli attori è l’equivalente del seno sodo delle attrici – indica maturità sessuale ma non età avanzata.
È una barba giovanile, evita il rischio di mostrare striature grigie, e non aumenta il volume della testa.

Vi sembrano idee campate in aria?
Beh, allora considerate il secondo uomo più sexy del mondo, sulla base dei sondaggi.
Hugh Laurie, alias Dr House.
Confrontate le foto e trovate le differenze.
Se ce ne sono.

Hanno persino la stessa inclinazione del capo, che indica riflessione (la testa è piegata a sinistra) e interesse.
Persino la giacca e la camicia slacciata al collo… (anche se House, essendo un medico, porta la maglietta della salute).

E proprio la giacca ci porta all’ultimo punto – quello sollevato a suo tempo da Batman.

Torniamo brevemente al filamento di DNA con un po’ di carrozzeria attorno, che vuole riprodursi, e vuole riprodursi il più possibile.
Considerando che per il maschio la riproduzione è una cosa che dura pochi minuti (non fidatevi di ciò che dice Sting), mentre per la femmina è un impegno di nove mesi sicuri, più tutto il periodo dello svezzamento, è ovvio che le strategie evolutive (hmmmm…) saranno diverse.

Il maschio cerca un buon esemplare (o piuttosto svariati esemplrari) da riproduzione – una femmina giovane, che produca prole sana, che sopravviva al parto e che possa accudire la prole per molti mesi.
La femmina cerca un maschio adulto sano, non troppo giovane, capace di difenderla e di procacciare il cibo per i lunghi tempi di gestazione e svezzamento. In effetti i due ruoli possono essere separati (anche se di solito a chi fornisce sicurezza e sostentamento, il fatto che la prole possegga il DNA di un bagnino non fa proprio piacere).

Anche perché a volte i parametri ereditati non sono così attendibili...

Qui è dove la giacca conta.
Dove conta l’automobile.
Il numero di camelli o di pecore.
La quantità di mammuth abbattuti.
Perché le donne, istintivamente, guardano l’automobile, per motivi affini a quelli per cui gli uomini guardano le gambe, o il sedere.
Da che mondo è mondo, le donne per sedurre gli uomini espongono le proprie grazie, gli uomini per sedurre le donne fanno sfoggio di ricchezza.
Tutto risale a necessità molto concrete e molto biologiche.

Questo non è vieto maschilismo (anche se di solito fra il pubblico almeno una accusa del genere emerge), ma è biologia.
Questo non vuol dire che sia giusto o… bah, biologicamente giustificato comportarsi secondo criteri abbastanza orribili, tutto considerato.
Resta infatti sempre il filtro dell’intelligenza e – in parte – della cultura, tanto individuale che di appartenenza.
Possiamo scegliere sulla base di parametri più ampi di quelli ereditati dalla notte dei tempi.
Sperando che gli altri parametri siano migliori.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

32 thoughts on “Parlando di evoluzione con Hugh Jackman

  1. Bellissimo, le tue conferenze dal vivo devono essere veramente affascinanti. Sei riuscito a spiegare concetti complessi con una tale levità e in maniera tale da farli capire ad una testaccia di legno come me.
    Veramente 110 minuti di applausi. 🙂
    Con lode accademica.
    Adesso però mi aspetto che mi spieghi altri misteri dell’evoluzione.

  2. Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  3. La cosa che mi stupisce e’ il Dr. House (non Laurie) come secondo: e’ ZOPPO!!
    Un handicap non da poco se consideri il discorso della forma fisica e dei glutei per la corsa.

    [Come dice una mia amica: Laurie e’ un grande, e’ riuscito a far diventare sexy una menomazione!]

    Qualche idea? Non e’ che le pulzelle fanno piu’ attenzione a quanto sotto i capelli mentre “noi” siamo un minimo piu’ materiali?
    Del resto quello che abbiamo sotto i capelli e’ lo strumento di sopravvivenza piu’ efficace…

    Per finire qualcosa sui vestiti: credo di avere letto su un articolo di Alberoni (poi comunque confermato da svariate pulzelle) che la immagine piu’ sexy per l’uomo sia in giacca, meglio in uniforme (immagine di potere?), mentre noi maschi poveracci vogliamo “controllare la mercanzia”. Sbaglio?

  4. Strabiliante, sfavillante e perfettamente logico! mi inchino!

  5. Bel post!
    E ahimè mi tocca condividere tutto 🙂
    Alla storia del rapporto testa spalle non avevo mai dato molta inportanza e invece le tue foto sono davvero molto esplicative 🙂

    Due altri studi che mi sembrano interessanti e che però non so se ti risultano.

    Che la donna inconsciamente nel fisico dell’uomo cerca una certa simmetria indice di buono sviluppo e di buoni rapporti ormonali. Al di là degli addominali voglio dire…

    E che un parametro che la donna valuta è una certa intelligenza dove non intendo QI ma come dire, una certa astuzia.
    L’uomo deve essere uno sveglio perchè sennò rischia di non cacciare per bene, insomma è come se la forza muscolare non bastasse da sola.
    C’è chi sostiene che questa attenzione per l’astuzia, chiamiamola così, sia un parametro che abbia portato ad una selezione di maschi se vogliamo meno muscolosi ma più svegli e ingegnosi.
    Posto ovviamente che i muscoli e la salute ci vogliono.
    Ti risulta anche questo?

    Te lo avevo detto che ‘sta roba mi piace un sacco! 🙂

    Cily

  6. Articolo decisamente affascinante, oltre che divertente.
    Sulla proporzione testa-spalle mi è subito venuto in mente Ken il guerrierio, in cui questo rapporto è portato all’esasperazione (aveva il collo più largo della fronte!! :D).
    Invece sull’argomento giacca/automobile, in molti casi entra in gioco anche il poter *esibire* di fronte alle amiche/rivali un fidanzato invidiabile, come dimostrazione di potere 🙂
    Hai mai notato che nei film i cattivi-perdenti sono quelli che hanno un automobile che non si possono permettere, per cui impiegano tutte le loro sostanze per curare e che alla fine maltrattano la fidanzata/moglie?

  7. facciamo un passo avanti, per favore.
    occhei, questo è quello che noi guardiamo e loro guardano. mi pare essenziale un punto che tu menzioni, nel quale poi si concentra l’elemento di “rivoluzione” tra quel che si guarda e quel che si decide. perché tutto quello che hai detto funziona, ma alla fine, per fortuna, anche i bruttini, bassini, pelatini, grassottelli (e le bruttine, bassine, pelatine e grassottelle) si sposano e figliano e, in realtà, anche per questo deve esserci una ragione.
    una ragione che è essenzialmente una via di mezzo tra:
    1) questa persona può offrirmi quello di cui ho bisogno (alla fin fine, in entrambi i casi, repliche del mio acido desossiribonucleico che a un certo punto siano in grado di replicarsi a propria volta) anche se non ha il torace di hugh jackman/laurie o di pamela anderson
    e:
    2) questo è quel che ho per le mani/posso ottenere.
    tralasciamo il secondo punto (teoria dei giochi?), il primo è più interessante. dopo il livello paleoncefalico, che decide dove appoggiamo lo sguardo quando incontriamo una persona del sesso opposto, entra in gioco la corteccia, che ci permette di valutare non solo una declinazione dei segni di salute, ricchezza e potere per lo specifico contesto socioculturale, ma anche altri parametri (questa persona contribuirà a educare i nostri figli e quindi garantire la persistenza delle repliche di dna di cui sopra: DEVE avere una cultura (insieme dei modi di pensare, sentire e agire socialmente acquisite) in parte condivisa da me).
    la domanda è: come la descrivi tu sembra tutto molto più facile, ma quanto si complica quando passa dallo sguardo alla valutazione?

    (non vale rispondere 42)

  8. Bello e divertente anche questo secondo post! :D’

  9. Lo diceva anche Marilyn: “il denaro è per gli uomini quello che la bellezza è per le donne”, forse è troppo semplicistico, ma ha una base di verità

  10. Altro bell’articolo, mi piace molto e credo che voler vedere del maschilismo nella parte sull’automobile/vestito/cammello sia sintomo di non aver capito bene di cosa si sta parlando.
    @ Riccardo Rizzo: da quanto detto da Davide è Laurie, non House, ad avere la seconda posizione nella classifica, e Laurie non è zoppo. Ma se anche fosse House, beh, House è un dottore, uno molto bravo nel suo lavoro: già solo questo, facendo un becero parallelismo soldi = potenziale sicurezza, lo potrebbe rendere abbastanza appetibile da far sorvolare sul fatto che sia zoppo. Ha i soldi per comprarti tutta la carne che serve, oggi che non è più necessario rincorrere la cena tra boschi e praterie.

  11. Quello che ho segretamente sempre pensato della vita… La conferma di un autorevole paleontologo ricercatore non può che rasserenarmi!

    Mi sarei aspettato anche del confronto Hugh vs Dicaprio (o qualunque attore un po’ più androgino), ma forse avrebbe ingarbugliato le cose.

  12. Secondo me in questa disamina, per il resto attentissima, si è tenuto poco conto delle informazioni non veicolate da segnali visivi. L’odore di un partner è molto importante -e l’apprezzamento o meno dell’odore altrui segue regole meno univerali di quelle che riguardano la bellezza dell’aspetto. Cercherò un vecchio articolo citato sul mio manuale di genetica dello sviluppo dove si trovava una correlazione significativa tra l’odore del partner e quello dell’oggetto di attaccamento primario.

  13. Splendido, come sempre! Credo di aver definitivamente compreso il motivo per cui non ti vuoi addentrare troppo in certi discorsi… 😉

  14. @ Jonnie L’odore e le sensazioni tattili, entrambe fondamentali, arrivano dopo. Un aspetto non “sano” può impedire di arrivare a questo

  15. @zeros83
    credo sia House invece, Laurie e’ stato il papa’ di Stuart Little (dico, il papa’ di un topo!).
    Non scherzo, intendo che per un attore protagonista di un serial cosi’ famoso (e lungo) la identificazione deve essere totale.

  16. Tutto vero. Non si è detto però che quelli sono i “vecchi modelli”, buoni per quando la forza fisica, per l’uomo, e la capacità generativa, per la donna, erano gli unici parametri validi di scelta. Questi “modelli” sono ancora una buona scelta ma non ottimale. In effetti, ci potremmo annoiare parecchio in compagnia di un “buon cacciatore” o di una “buona fattrice”. L’intelligenza, l’arguzia, la creatività sono molto meglio dei muscoli e durano molto, molto di più.

  17. Ah ma se Hugh non possiede almeno 20 cammelli ‘un se ne fa nulla!!!

    Davide, adesso voglio proprio assistere alle tue conferenze! Nel discorso credo c’entri anche l’altezza. Come dicevano le nonne “altezza mezza bellezza” un motivo ci sarà…
    Comunque non fa una grinza. COncordo al 100%

  18. Interessante. E credo che l’emergere di alcuni attori prettamente imberbi (Tobey Maguire, Elijah Wood) sia una diretta conseguenza dell’abbassamento del target di età dei film blockbuster. Credo che gli attori citati, insieme magari a Pattison, a quello di Harry Potter che adesso mi sfugge, ecc… siano insigificanti per donne non adolescenti.

    Sarebbe carino sapere se la percezione di bellezza, quella ancestrale, cambia a seconda dell’età di chi osserva….

  19. Grazie a tutti per i commenti.

    Vediamo di chiarire un paio di punti.

    @Troll
    Dopo il primo impatto – quello che abbiamo illustrato fin qui – viene l principio di massimo spreco delle risorse… il principio sul quale si basano tanto le penne del pavone che le parrucche del tardo ‘600.
    La tendenza è quella di voler dimostrare di possedere abbastanza risorse da poterne sprecare – è la base di tutta la moda, che tende ad usare materiali e tessuti in eccesso.
    Questo è il secondo discriminante – ed è parzialmente culturale.
    Poi ci sono i parametri culturali – il peso corporeo, il pallore o l’abbronzatura, certi accorgimenti estetici.
    Poi ci sono i gusti personali.
    Questa è, più o meno la gerarchia, in ordine cronologico, delle filtrature.
    Sulla base di quale (o quali) di queste si decide, eh, credo dipenda sostanzialmente da individuo a individuo.

  20. Continuiamo…

    @Riccardo
    Uniforme o smoking sono essenziali – perché azzerano le differenze dovute all’abbigliamento.
    Nel momento in cui tutti gli uomini indossano lo stesso indumento, l’unico parametro di valutazione è quello dato dall’hardwiring.
    Uniformi e abiti da cerimonia sono fatti per enfatizzare i tratti individuali, azzerando i tratti comuni.

    @Cily
    Quello che tu dici riguardo all’astuzia è il motivo per cui – come abbiamo imparato tutti noi maschietti al liceo – le più carine si mettono sempre coi più stronzi (e perdonami il tecnicismo).

    Sulla diatriba Laurie/House – la zoppia è segno di esperienza.
    Peraltro come è stato fatto notare, House il medico è perfettamente in grado di provvedere alla sicurezza della prole.
    E io non posso dimenticare che Hugh Laurie, prima di essere House, era Bertie Wooster con a fianco Stephen Fry come Jeeves…

    @Fulvio
    Buona osservazione all’abbassarsi dei tratti maturi negli attori maschi con l’abbassarsi dell’età media del pubblico.
    Io ci aggiungerei una tendenza culturale alla ricerca, da parte di donne mature, di partner in fase giovanile (= sesso non a sfondo riproduttivo).

  21. La repulsione suscitata (ahimè spesso) da noi maschi grassi nelle donne è perché il grasso esterno è segno di poco tono muscolare (potrebbe non essere vero, es. ex lottatori)? oppure perché il grasso fuori dai muscoli è un segno di femminilità/infantilismo (come insegna il tantrismo… nel maschio grasso=yin, muscolo magro= yang)? E i lottatori di sumo dome li mettiamo, il fatto che rimorchino come carriattrezzi è solo una questione culturale?
    Un po’ di domande a raffica… post molto interessante. Devo comprarmi una macchina più grossa 😀

  22. @Andrea
    Quella dei lottatori di sumo credo sia come quella delle donne di Rubens… è un fenomeno culturale.
    Il grasso in eccesso non è sempre stato un problema – considera che Enrico VIII veniva considerato uno dei più begli uomini della sua epoca (epoca in cui i poveracci erano smagriti e i ricchi erano ben foderati di capponi, per dirla col Bardo).
    Oggi grasso in eccesso significa sedentarietà e sedentarietà significa non avere i mezzi per potersi dedicare alla cura del corpo = poveracci.
    Credo.
    Non pretendo di avere tutte le risposte 😉

  23. Premetto che sono un’amante della psicologia junghiana, percui condivido in parte quanto è citato.

    Il Dott. House (non ho voglia di guardare come si scrive correttamente il nome dell”uomo vero”) è principalmente sexi. Bello? Bello proprio no. Ma l’atteggiamento di House rende sexi l’attore (non so se mi spiego, sono piuttosto frastornata).
    A un livello primitivo quanto citato nel tuo post è corretto, ma esiste anche un livello intellettuale che difficilmente una donna tralascia. House è eroticamente intellettuale. Sagace, coraggioso, controcorrente e quindi diverso dagli altri. Ironico (il che è sinonimo di intelligenza). Burbero. E qua rientra l’aspetto psicologico: per le donne che hanno avuto un padre affettuoso stimolerà la curiosità, per le donne che hanno avuto un padre distante stimolerà la voglia di “conquistare” l’attenzione carente nell’infanzia.
    Premetto che Jung (o meglio, se fosse stata una premessa avrei dovuto scriverla all’inzio, ma chissenefrega) era allievo di Freud..negli anni si è distaccato dalla visione di Freud sulla libipo e sul contenuto dei sogni nonchè dall’opinione sulla cocaina. Inoltre ha un approccio differente col paziente. Didive la mente umana tra conscio e inconscio (e non sub-inconscio come per “suo padre”) e indica l’importanza di una comunicazione sana tra le due parti. Che non è come “dirlo”.
    Nella scelta del partner, oltre che i fattori biologici di cui sopra contano anche questi aspetti. Stesso discorso per l’uomo verso la donna (simbologicamente la compagna rispecchia o è l’opposto della madre).
    Se hai avuto una relazione sana col genitore del sesso opposto avrai più opportunità di instaurare una relazione sana col tuo partner. La scelta stessa del partner è determinante e dipendente da questo discorso.
    Ci sono donne che trovano sexi personaggi insoliti e problematici. L’antieroe, il dannato.
    Altre, personaggi ordinari e conformi. L’eroe o il sano.
    La macchina, il portafogli possono contare come stimolo rispetto alla garanzia di continuità della specie. Ma ripeto, è solo il primo step (per alcune, l’unico possibile, per altre). Attenzione: non sono giudicante. La mia è una pura analisi. Anche se in quanto donna mi trovo più solidale col mio sesso.
    Certamente, il contesto in cui viviamo non è dei più evoluti.
    Prendiamo David Lynch (più di matrice freudiana). Tutti i suoi lavori poggiano le fondamenta nell’esplorazione dell’incoscio (o, sub-inconscio, in questo caso); le storie sono montate tecnicamente come se le immagini e le sequenze seguissero il flusso dei pensieri (sub) inconsci. Un pò come si esprimono i sogni. Tutti noi conosciamo il telefilm Twin Peaks. Non ricordo se su wikipedia o su un altro sito lessi che l’agente Cooper era stato creato affinchè lo spettatore si “affidasse” e quindi si fidasse di una guida che lo trascinasse nel mondo del surreale. Sappiamo che Cooper ha dei poteri, ma è una persona integra, di sanissimi principi, rassicurante. Ci si fida di Cooper. Malgrado vaghi nell’ombra. Molte donne sognano un Cooper al proprio fianco. Lynch è stato furbissimo. Ha costruito un essere “perfetto” sotto questo aspetto. Ha riunito il dannato e il sano, l’eroe e l’anti-eroe.
    G.

  24. Pensandoci bene anche nella figura di House sono riuniti il tema dell’eroe e dell’anti eroe. Un drogato farmacologico dal pessimo carattere, come ho già detto burbero e controcorrente, ma che, seppur per puro piacere scientifico (almeno così dice) salva vite umane e riesce li dove gli altri falliscono.

  25. Io comunque uscirei più volentieri con Jackman che con l’agente Cooper. Sarà che mi piacciono quelli con principi un po’ meno sani.

  26. Il post è molto chiaro e logico, le dinamiche e i meccanismi sono spiegati con chiarezza. I filtri successivi inerenti la cultura sono un altro discorso – legato poi, di caso in caso e di volta in volta, all’area geografica e al periodo storico – quindi è perfettamente sensato che tu non li abbia considerati in questo contesto, ma indicati accennandovi come parte della scelta o della decisione finale che ha comunque un valore soggettivo. È tutto così chiaro che anche un bambino lo capirebbe, ottima esposizione.

  27. Complimenti per la serie di post.

    Anche se sono concetti che, circa, conosco, sono messi giu’ in una forma veramente gradevole -e divertente.
    Proprio una bella lettura, grazie

  28. Grazie a te per la visita!

  29. Curiosa questa cosa dei capelli corti per mantenere la testa piccola e fare risaltare le spalle; in effetti ha senso, ma c’è anche da dire che ci sono casi in cui i capelli lunghi possono rendere più interessanti.

  30. Pingback: Numi tutelari – Hugh Jackman | Space of entropy

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