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Taoismo tascabile e open-source

3 commenti

È successa una cosa strana.
Mentre nello spazio dedicato ai commenti di un altro post di questo blog si dibatte sulla potenza dei sogni e su come trasformarli in realtà (possibilmente senza rimetterci la pelle), ancora una volta un mio vecchio gioco è diventato una realtà – ed anche abbastanza urgente.

Ho già scritto, credo, di come – nei tempi andati dell’Università – io ed il mio amico Fabrizio passassimo talvolta l’ora di pranzo esplorando gli angoli più bui delle librerie, e progettando gli ideali corsi universitari che ci sarebbe piaciuto tenere (o seguire).
Un gioco, appunto.
Negli anni trascorsi, uno dei programmi appena abbozzati durante quelle chiacchierate è diventato la base dei miei corsi di statistica applicata alle scienze della terra.
E a giorni sottoporrò al giudizio di un ipotetico committente i programmi di due corsi di geologia “ideali” – o magari tre – nella speranza che suscitino abbastanza interesse da venire finanziati.
Frattanto, un altro “corso immaginario” ha preso vita, e ieri sera ho tenuto la prima lezione davanti ad una agguerrita platea di cinque studenti.
Pochi ma buoni, come si suol dire.

Nel corso che ha preso il via ieri sera – basato su un progetto che ha almeno dieci anni e ospitato dalle nuove aule dell’Istituto Italo-Cinese di Torino – collidono inaspettatamente due miei ambiti di studio.
Da una parte lo studio delle scienze della terra, nel bene e nel male la mia professione.
Dall’altra la mia vecchia passione per le filosofie orientali.
Da ieri sera tengo un corso breve sulla filosofia taoista.
E se venticinque anni di letture filosofiche per diporto mi forniscono gli argomenti per il corso, scopro con unacarta sorpresa che la praticadelle scienze della terra mi fornisce il vocabolario e gli esempi necessari per spiegare quegli argomenti.
Molto molto insolito.

Trattandosi di una breve introduzione alla filosofia taoista per curiosi, e non l’inaugurazione di un monastero o di una scuola alchemica, sto impostando il corso in chiave open-source – per quanto la bibliografia cartacea esista e sia abbondante, ed io ne abbia fornita una selezione ai miei studenti, cercheremo di sviluppare tutti gli argomenti basandoci solo su fonti on-line.
On-line si trovano infatti le traduzioni dei classici, gli articoli a commento dei testi, le letture a corollario del programma.
Unica cautela, selezionare le fonti più attendibili.
La rete verrà anche utilizzata per scambiare comunicazioni fra i partecipanti al corso (il che mi ricorda che stanotte dovrò inviare una copia delle slide usate ieri ai partecipanti).
E se mai dovessimo ripeterlo, credo che mi organizzerò per trasformare le lezioni in podcast da distribuire gratuitamente a quelle persone che non hanno la possibilità ed il privilegio di pagare per ascoltare le mie perle di saggezza.

Vitalità, energia, spirito. Gli insegnamenti dei maestri del TaoismoTornando alla bibliografia cartacea, sono rimasto notevolmente sorpreso dal potere delle bancarelle.
Un rapido giro nei luoghi topici, e mi è stato possibile reperire a metà prezzo due volumi pubblicati da Mondadori, su carta riciclata e con copertine indiferenziate, che da soli costituiscono i principali testi consigliati per i partecipanti al corso.
Sono due vecchi Oscar, categoria “Varia” (la più misteriosa e mistica, immagino, delel categorie editoriali).
Il primo è Il Grande Libro del Tao, di Eva Wong, uscito diec’anni or sono, un buon testo divulgativo scritto in un linguaggio chiaro e diretto, che copre lo sviluppo storico del taoismo, i sistemi di pensiero connessi alle diverse pratiche e le pratiche stesse.
Il secondo volume è datato 2000 – Vitalità, Energia e Spirito, di Thomas Cleary, una piccola ma polposa antologia di scritti taoisti provenienti dall’intero spettro della produzione filosofica eletteraria cinese.
Cleary è il secondo più iperattivo traduttore dalle lingue orientali al mondo (il mio amico Massimo è il primo ma è meno noto, operando in italia, e Cleary vince ai punti perché traduce anche cinese e coreano), e fa un buon lavoro in questa sede nel mettere insieme una antologia scolastica.

E così, complice il bancarellaro di fiducia, con meno di dieci euro (mettendoci anche un quadernetto insieme, e una matita) ho creato il mio piccolo kit dello studente – o insegnante – estemporaneo di taoismo.
Se la prima lezione è indicativa, sarà un’esperienza interessante e divertente.
Un’ottima occasione per usare nell’ambito più opportuno le Cinque Eccellenze.
Ed un piacevole diversivo dalle solite chiacchiere di ANOVA, Cluster Analysis e PCA.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

3 thoughts on “Taoismo tascabile e open-source

  1. decisamente un`iniziativa ed un`idea interessante….in questa Italia da chinbotsu…..complimenti…

  2. Mi piace l’idea dell’Italia chinbotsu.
    O meglio – ne farei a meno, ma è un termine descrittivo utile.

  3. L’iperattivo ringrazia. Essere ad una spanna da Thomas Cleary mica e’ cosa da poco!

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