strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti

Leggere la Fantacollana

24 commenti

I buoni propositi si fanno l’ultimo dell’anno.
Le idee storte si annunciano prima – anche perché così, non si può poi fare marcia indietro o ci si gioca la faccia.

tbaptorPerciò, piano per il futuro a brevissimo termine – parlare della Fantacollana della Nord.
Un volume alla settimana.
Partendo dal primo, e andando in ordine di pubblicazione (erano numerati, giusto?)

E sottolineo parlarne, più che recensirla – perché sostanzialmente che io recensisca Howard o Leiber o Le Guin conta meno di nulla.
Si tratta – specie con la prima cinquantina della Fantacollana – di testi a tal punto definitivi del genere, che esprimere opinioni a riguardo presumendo oggettività è un atto di somma presunzione.
La vivisezione degli antichi maestri quale sfoggio di superiorità intellettuale lasciamola a chi si eccita per certe cose.
Ma ricordare quei titoli, ripescare le vecchie copertine, magari scavare nell’aneddotica, o anche solo vedere quanto certi titoli abbiano retto agli anni…

TUTTA la Fantacollana?
No – si arrivò ad un punto in cui la Fantacollana pubblicava cose che non mi interessavano più, e smisi di seguirla.
Ma per un paio d’annetti buoni dovremmo avere di che chiacchierare.

Il Castello d'acciaioPerché farlo?
Beh, perché sarebbe divertente.
Perché è una miniera di autori e titoli dimenticati che sarebbe bello scoprire o riscoprire*.
E perché io sono profondamente affezionato alla Fantacollana, ne ho un paio di scaffalate, e credo che abbia costituito un fattore importante nella costruzione del mio gusto (o mancanza del medesimo) per ciò che riguarda la letteratura d’immaginazione.
Ah, “letteratura d’immaginazione” è la vecchia definizione del genere data da Lyon Sprague de Camp.
Il mio primo libro fantasy è stato Il Castello d’Acciaio, di Lyon Sprague de Camp e Fletcher Pratt.
Che è Fantacollana numero 11.
Ci arriveremo.

Per gennaio, intanto, abbiamo in preventivo…

1 . Samuel Delany – I Gioielli di Aptor
2 . Lyon Sprague De Camp – L’Anello del Tritone
3 . Robert Silverberg – Ali della Notte
4 . Randall Garrett – Lord Darcy

Tanto per partire con qualcosa di completamente diverso.
Perché la Fantacollana – ipoteticamente il serraglio fantasy della fantascientifica Nord – aveva parametri molto ampi nel valutare i propri contenuti.
Ma ne riparleremo.
Oh, se ne riparleremo.

L’annuncio ampiamente anticipato, naturalmente, permette a chiunque voglia poi partecipare alla discussione di prepararsi per tempo*.
Non dico tipo gruppo di lettura vero e proprio: non ne faremo una cosa ultra-seriosa, ma potrebbe essere divertente.

E sì, prima che me lo chiediate – cercheremo un angolino in cui far stare anche i volumi della presto defunta collana Arcano della Nord – se non altro perché c’è Ombre del Male di Leiber.

————————————————————

* Un suggerimento: battete le bancarelle.
E le biblioteche.
E se siete di quelli che aspirano al possesso dell’arte, eBay.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

24 thoughts on “Leggere la Fantacollana

  1. Ah, la reminiscenza! La Nord ha pesantemente influenzato la mia formazione di lettore. Mi evochi così un passato di sense of wonder che oggi sembra latitare. E si vede!

  2. E gia con Ali della Notte il fantasy così come lo intendono i lettori italiani giovanissimi, abbiamo la dimostrazione che spesso la rigida distinzione tra generi è più che altro sciocca.
    Bel proposito.

  3. Ottima notizia per la mia cultura Sul fantastico.
    Bancarelle, A me!

  4. Grazie, Davide… mf

  5. Figata!

  6. Sì, davvero un’ottima idea.
    Per me la “vera” Fantacollana termina con il numero 66, il Re pescatore di Powers, poi con il 67 di Eddings inizia la moda delle serie multivolume a imitazione di Tolkien (anche se per altro i primi tre capitoli della saga di Belgariad sono molto divertenti).

  7. Sono molto ignorante al riguardo – e proprio per questo, seguirò con piacere.

  8. Ottima iniziativa.
    Non ho mai frequentato la fantacollana (ok, a parte Wolfe), la tua serie di post mi aiuterà a recuperare il tempo perduto.

  9. Gran bella idea!Sarà un piacere rileggere tante belle storie.
    E adesso non mi resta che aspettare il 2013… 🙂

  10. Questo fine settimana a Milano c’è il Salone del Libro Usato.
    Occhi aperti, anche se mi sa che si troveranno numeri alti…

  11. Beh, a giudicare dalle reazioni, si direbbe sia stata una buona idea… 😀

  12. Ottima idea, all’epoca non ne lessi piú di 2-3 (ero pischello e povero, un libro al mese era giá troppo e me lo dovevo far durare) . Qualcosa recuoerai, se non ricordo male, in altre edizioni o lingua originale.

  13. Prevedo un aumento esponenziale della lista di libri che devo assolutamente leggere.

  14. Ai tempi il mio cuore batteva per i Cosmo Oro, ma da allora sono meno settario… attendo con molto interesse!

  15. tmpresa titamica, ma meritrvole. Attendo con anxia

  16. Oggi mi sono preparato.
    Fantacollana 11, per marzo (?), 5 euro. E fantacollana… be’, 66 (Tim Powers, il Re Pescatore), 2 euro, così mi porto avanti per il 2014.

  17. Pingback: Salone del libro usato 2012 – Missione compiuta | Trasmutazioni

  18. Davvero, la fantacollana di quei tempi era veramente eccezionale (anche solo perché poteva pescare nel meglio di una produzione di decenni).

    Persino Lord of Light di Zelazny uscì nella fantacollana, iirc

  19. sì, grande idea: io amo moltissimo la fantacollana, ci sono davvero dei capisaldi del genere.
    sempre un buon motivo per tornare alle bancarelle, nonostante quella bella carta porosa sia ormai ingiallita è un po’ troppo croccante per i miei gusti.

  20. non devo andar per bancarelle… mi basta una scala per arrivare agli scaffali alti…
    Parti pure, che ci sarà da divertirci… 🙂

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.