strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti


3 commenti

Noioso & Barbarico

Allora, io non dovrei essere qui. Io dovrei essere a scrivere una nuova storia di Sherlock Holmes, perché la scadenza per la consegna si avvicina.
Ma è successa una cosa che… ah, che diamine.

La causa scatenante è questa affermazione, comparsa ieri su Twitter

Il jazz è noioso e barbarico, per questo nessuno lo ascolta più dagli anni ’40.

Il che naturalmente è una valanga di idiozie.
Che il jazz fosse “barbarico” ce lo avevano già detto i nazisti. E lo so, lo so… Reductio ad Hitlerum e tutte queste cose qui, non si fa, è disonestà intellettuale ed inficia le tue argomentazioni. Però no: erano nazisti, e dicevano che il jazz era “musica degenerata”. È un fatto.

Le loro critiche includevano “l’uso gratuito della sincope” e “orge di tamburi”. Altre dichiarazioni dei nazisti includevano cose come “licenziosità artistica” e “seme di corruzione nell’espressione musicale” con “forme di danza indecenti”.

Tradotto a braccio da Wikipedia (stranamente non c’è una pagina in italiano sul Jazz sotto il Nazismo)

Sul fatto che il jazz sia noioso, vale la solita regola che quella è poi solo, tipo, la tua opinione.

Farla diventare un assoluto è stupido.

Sul fatto che nessuno l’ascolti più del 1940, è semplicemente falso. Non staremo qui a discutere di dati e statistiche.

Ma un mio contatto, a fronte della palese idiozia delle dichiarazioni di cui sopra, ha proposto di pubblicare i titoli dei dischi che noi barbari noiosi fermi agli anni ’40 ascoltiamo.
E io mi sono detto, perché no?


Ed ora torniamo in Baker Street.


2 commenti

Un po’ di jazz per i più giovani

Un post fuori programma, per segnalare una iniziativa meritevole e divertente.
In poche parole: un gruppo di musicisti e youtuber (o youtuber musicisti o qualcosa del genere) hanno messo insieme una collezione di musica per bambini, in arrangiamenti jazz atipici – strani ritmi, triplette, cambi di chiave, modulazione ritmica.
Roba complicata e divertente, fatta apposta per affascinare i più piccoli e rendere l’ascolto divertente anche a noi vecchi.

L’album si intitola Tuplets for Toddlers ed è disponibile su Bandcamp e su tutti i principali servizi streaming.

Avendo cominciato ad ascoltare jazz sul serio con Dave Brubeck, questo disco mi ha divertito moltissimo, e credo possa essere un buon modo per invogliare i più giovani a interessarsi ad un genere musicale diverso dal solito.

E tutti gli incassi del progetto vanno a Save the Children UK, per cui sapete che state anche facendo un’opera buona.
Dategli un’occhiata (o un orecchio).


2 commenti

Nuages

All that Weird Jazz sta vendendo discretamente, e l’editore ha chiesto agli autori coinvolti di dargli una piccola spinta, in maniera da provare ad arrivare nella Top 100 di Amazon. Una cosa di classe, senza strillare e senza rendersi ridicoli.
E io avevo detto che avremmo riparlato della mia storia nell’antologia – Django in Paris.

E allora facciamolo, un piccolo dietro le quinte…

Continua a leggere


3 commenti

L’assolo di chitarra

Ci siamo fatti una modica quantità di risate, ieri sera, quando il mio amico Fabrizio ha condiviso su Facebook un articolo di Rolling Stone intitolato qualcosa come “L’assolo di chitarra è una cosa da vecchi”.
Ora, naturalmente, Frank Zappa ce lo ha detto molti anni fa che la stampa musicale è essenzialmente gente che non sa scrivere che intervista gente che non sa parlare per gente che non sa leggere, e pare abbastanza chiaro che il potere oscuro del clickbait può attirare anche una testata storica come Rolling Stone.
Ma alla fine, cosa sta succedendo?

Continua a leggere