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A caccia di Dinosauri – letture indispensabili (parte seconda)

11 commenti

Noi primati usiamo da sempre il gioco e la narrativa come strumenti per l’apprendimento.

Se perciò una buona infilata di saggi paleontologici possono prepararci sul versante tecnico all’incontro con i grandi dinosauri, la narrativa ci offre la possibilità di affrontare delle simulazioni di ciò che ci aspetta nella Valle dei Dinosauri.
O nel Cretaceo.

Ecco allora cinque (o quasi) letture consigliate, non in un ordine particolare…

Arthur Conan Doyle – The Lost World
Forse una scelta ovvia.
Non il primo romanzo del genere, ma certo il punto di riferimento per il genere.
Altopiano sudamericano, dinosauri, un gruppo di esploratori di belle speranze.
Fondamentale.
Imutile riassumere la trama.
Il romanzo indispensabile nello zaino del cacciatore di dinosauri.

Edgar Rice Burroughs – The Land that Time Forgot/The People that Time Forgot/Out of Time’s Abyss
Tre romanzi o un romanzo in tre parti, a seconda di come la pensate.
Classica storia di un’isola perduta popolata di creature preistoriche.
Burroughs è lo standard del genere.
I link qui sopra sono alle edizioni elettroniche di ManyBooks.
Per i fan del cartaceo, imperdibile l’edizione in volume unico della Bison Books/Università del Nebraska.
Burroughs è anche l’autore del consigliatissimo ciclo di Pellucidar, che colloca avventurieri e dinosauri all’interno del pianeta.
Si comincia con At The Earth’s Core.
E in Tarzan theTerrible, l’autore americano ci offre una valle africana perduta, nella quale sopravvivono i dinosauri.
E poi, naturalmente, in Tarzan at the Earth’s Core
La serie di Pellucidar comprende sette romanzi – At the Earth’s Core (1914), Pellucidar (1915), Tanar of Pellucidar (1929), Tarzan at the Earth’s Core (1929), Back to the Stone Age (1937), Land of Terror (1944), Savage Pellucidar (1963)
Esistono anche alcuni apocrifi.

Lyon Sprague De Camp – A Gun for Dinosaur
Lo abbiamo già citato, ma repetita non est carborundum.
Classica e indispensabile storia su una battuta di caccia condotta nel Cretaceo.
Si apre con la fondamentale discussione su quale sia il fucile preferibile per la caccia ai grandi rettili.
Il link è alla copia gratuita messa online dalla Baen Books.
Per i feticisti del cartaceo ed i collezionisti, l’unica possibilità è Years in the Making, raccolta di storie di viaggi nel tempo scritti da Sprague De Camp, e pubblicato da NESFA.

Mark Schultz – Xenozoic Tales
Dinosauri e Cadillac, come diceva il titolo alternativo di questa serie di fumetti purtroppo lascita incompiuta da Schultz, che negli anni successivi si è dedicato ad altre opere.
Il mix di tecnologia anni ’50 e dinosauri è particolarmente suggestivo.
I dinosauri sono anatomicamente corretti e inseriti nel loro contesto ecologico corretto.
Ne avevamo già parlato.
È meraviglioso.

Gaylord DuBois – Turok, son of stone
Una delle pietre miliari del fumetto d’epoca e uno dei titoli fondamentali per il cacciatore di dinosauri, la serie Turok, scritta (anche) da uno degli autori di Bonanza, piazza una coppia di cacciatori Kiowa – il Turok del titolo ed il suo giovane compagno Andar, in una valle perduta nella quale… beh, potete immaginarvelo.
La serie del 1954 è stata ripresa un paio di volte negli anni ’90 (incluso un reboot di dubbio gusto) ed ha dato vita anche ad un gioco per PC.
Nulla supera tuttavia l’originale – e le copertine degli anni ’50 e ’60.
Ne venne anche tratto un cartone animato.
Ottima fonte ispirazione per il confronto a bassa tecnologia con i dinosauri – bastano archi e frecce, asce di pietra e molta immaginazione?

E come outsider, mi piace ricordare…

Mike Grell – The Warlord
Serie a fumetti DC che pochi ricordano, ambientata in un mondo sotterraneo che è Pellucidar con una targa diversa ed una mano di vernice alla Verne.
Grell – che ha la mia venerazione per la sua gestione di Green Arrow – gioca con la sword & sorcery muscolare, ma ci mette anche, naturalmente, i dinosauri.
Oltre che come ovvia fonte di ispirazione, non possiamo dimenticare che vi compaiono come comprimari di lusso tanto Maciste (beh, in effetti Machiste) e… Shakira.
La serie partì nel ’75 e si chiuse nell’89.
I tentativi di risurrezione del titolo sono stati finora, grazie al cielo, privi di successo.

Lin Carter – la serie di Zanthodon
Pastiche burroughsiano di altissimo livello, scritto da Lin carter al suo meglio e con il piede ben fermo sull’acceleratore, e pubblicato da DAW.
Se le trame sono un solido modulo alla maniera di ERB, Carter – in stato di grazia – mescola un buon livello d’azione con parecchia ironia, ed aggiorna allo stato dell’arte scientifico degli anni ’70 l’ambientazione.
La serie comprende Journey to the Underground World, Zanthodon, Darya of the Stone Age, Hurok of the Stone Age, Eric of Zanthodon.
Molto molto divertente.

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Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

11 thoughts on “A caccia di Dinosauri – letture indispensabili (parte seconda)

  1. Io ricordo con piacere Ossa delle Terra (Bones of the Earth), un buon romanzo di Michael Swanwick uscito qualche anno fa per Urania, in cui le pagine mesozoiche sono forse le migliori per la capacità di rendere reale il contesto ambientale.

    Ah… il protagonista è un paleontologo!

  2. Turok in effetti è stato massacrato dalla Valiant mentre Burroughs ha praticamente inventato il genere della SF canonizzandolo per anni.
    Su De Camp e Lin Carter come sai mi trovi d’accordo: statue dovrebbero fargli altrochè.
    Ciao, buon inizio settimana

  3. interessantissima lista,ottima poi la citazione a Warlord.

  4. Doyle e Burroughs sono imprescindibili.
    Suggerirei anche, benché si tratti di un’ucronia, la saga degli Ylané del bravo Harry Harrison. Anche se è troppo lunga!

  5. Lunga e deprimente (parere personale).
    Non l’ho messa perché ci allontana troppo dal discorso della caccia al dinosauro.

  6. Deprimente non so, perché l’ho letto molti anni fa e ho un ricordo un po’ confuso.
    Lunga senz’altro. Anche troppo.

  7. ottimo lavoro il tempo va sempre riempito ciao Emilio sito web dinosauridisasso

  8. Pingback: Mokele-Mbembe « The Tralfamadore Files

  9. Quali sono tradotti dei testi citati?

    • Il Mondo Perduto, di Conan Doyle.
      Il primo di Pellucidar di Burroughs, uscito negli anni ’70 (da Giunti?)
      Fucile da Dinosauri di De Camp si potrebbe trovare su qualche antologia o in appendice a qualche Urania, ma non ci giuro.
      Xenozoic tales venne tradotto, se ricordo correttamente, su l’Eternauta.
      Turok usciva in italiano negli anni ’70, e credo oggi sia oggetto di collezionismo omicida.
      Tutto il resto non mi risulta tradotto.

  10. Caro Davide , un commento a ritroso. I libri che citi li adoro come i film, scoperte di un cinema parrocchiale nel quartiere di Don Bosco-Cinecitta o durante l’estate a Sant’Agata sui due golfi (Costiera Amalfitana) , dove dai 16 anni cominciai a trascinare la mia fidanzata (Oggi mia moglie) che amorevolmente si sorbiva tipiche avventure da maschiaccio. L’Armando Curcio editore aveva accettato un nostro progetto di pubblicare per primi il ciclo di Pellucidar in italiano. Ampie introduzioni e post fazioni a cura di mIa moglie e mia e un bel contratto in anticipo con il 10 per cento di royalties. La cosa si è trascinata e la landscape e un altra casa editrice li ha tradotti. Comprati col bonus docente di mia moglie che è anche insegnante uno schifo la scuola… lei di base è pedagogista clinica a indirizzo antropologico . MA siamo in Italia , non ci sono veri musicisti ne scrittori e seppur pessimi guadagnano. GRAZIE PER APRIRE SEMPRE IL MULTIVERSO .

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