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Owen & Eleanor, un viaggio di nozze

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DOL2Se è vero che la Via della Seta mi affascina da quand’ero ragazzino, è dai primi anni ’90 che cerco di raccattare tutto quello che riesco a trovare da leggere sull’argomento – dal Milione di Marco Polo ai resoconti di viaggio di Colin Thubron, passando per quella che rimane la mia autentica passione – i resoconti di viaggio autografi di esploratori, viaggiatori ed avventurieri fra la fine dell’epoca vittoriana e la Seconda Guerra Mondiale.
Ho oramai una bella scaffalata di volumi – per lo più in inglese – e una bella collezione di ebook.
Più mappe, CD, l’occasionale documentario in DVD… e persino il vecchio Silk Road della NHK, su VCD.

I personaggi legati a quel periodo popolano il mio agile volumetto – Il Crocevia del Mondo, presto disponibile nella sua terza edizione ampliata e riveduta – e costituiscono un pantheon di figure alle quali mi sento particolarmente legato.

Fra i personaggi “scoperti” in questi più o meno vent’anni di letture nessuno è più esecrabile del Barone Pazzo Roman von Hungern-Sternberg; Ja Lama, anche noto come Dambiijantsan, è certamente il più misterioso e romanzesco.
E se per fascino e simpatia nessuno eguaglia Rosita Forbes o Leonard Clarke, è anche vero che nessuno ha suscitato in me più rispetto e curiosità di Owen Lattimore.

Lattimore nacque in America, nel 1900, ma a sei mesi già si trovava in Cina, dove i suoi genitori erano insegnanti (ma non missionari – erano agnostici), e così il ragazzino crebbe in Cina.
Dopo aver studiato in Inghilterra (essendosi trovato lì allo scoppio della Prima Guerra Mondiale), Lattimore – non disponendo dei soldi per iscriversi ad una università ed ottenere una laurea – alla fine della Grande Guerra tornò in Cina, dove mise le proprie notevoli capacità linguistiche al servizio di una impresa commerciale britannica con sede a Beijing.
Per la sua conoscenza di prima mano del cinese parlato, e per la sua passione per il viaggio e l’esplorazione, al giovane Lattimore venivano affidati di solito incarichi non esattamente ortodossi: cose del tipo trattare il passaggio di un carico di lana nel territorio di due signori della guerra rivali.
Cose semplici.
Persona schiva, amante della vita all’aria aperta e dai gusti piuttosto semplici (per non dire rozzi, stando ad alcune testimonianze) Owen Lattimore se la cavò sempre bene, e non mancò di approfittare dell’occasione fornita dall’accompagnare carovane di cammelli attraverso l’Asia centrale per fare un po’ di esplorazioni in proprio.
L’azienda, a quanto pare, non gradì troppo queste attività extracurricolari – a che pro pagare uno perché se ne andasse in giro a esplorare antiche rovine? – e lo richiamò a Beijing.

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Un uomo in viaggio per ri-incontrare la sua sposa.

A Beijing Lattimore conobbe una giovane americana, Eleanor Holgate; i due si innamorarono e decisero di sposarsi.
E di andare in viaggio di nozze in India.
Ed essendo individui fuori del comune, ed essendo questo il 1927, i due decisero di partire per vie separate.
Eleanor avrebbe viaggiato sulla Transiberiana, mentre Owen avrebbe seguito una delle meno battute fra le piste carovaniere attraverso la Mongolia e il Turkestan Cinese – la leggendaria “Via Serpeggiante”, la più deserta e favoleggiata carovaniera dell’Asia Centrale.
Appuntamento a Urumchi.
Il piano, già di per se non esattamente una passeggiata, venne ulteriormente complicato dallo scoppio di un paio di rivoluzioni, dal collasso delle comunicazioni lungo il corridoio di Gansu ed altre amenità – inclusa la peste.
E così Owen Lattimore scomparve dalla mappa per alcune settimane.
Toccò ad Eleanor farsi 400 miglia in slitta a cavalli (si era nel febbraio del 1927) per ricongiungersi col coniuge a Chuguchak, e poi proseguire il viaggio come pianificato.
Una doppia avventura, costellata di strani incidenti,di personaggi eccentrici e di panorami straordinari.
Una volta fatto, ci scrissero un libro lei e due lui, per documentare gli avvenimenti di quel viaggio avventuroso – una lettura assolutamente fantastica*.

28 Marzo, 1927
Carissima Famiglia,

Stiamo procedendo spediti e deliziati lungo la strada da Chuguchak a Urumchi, e viaggiare con un marito è molto più divertente che viaggiare sola. Abbiamo fatto tre tappe in cinque giorni, e non pare importare se arriveremo da qualche parte oppure no.

–Eleanor Holgate Lattimore, in Turkestan Reunion (1934)

Foto del viaggio di nozze.

Foto del viaggio di nozze.

Tornato in patria, Lattimore ottenne un finanziamento per ulteriori studi, e infine venne riconosciuto come esperto di questioni orientali – una qualifica che avrebbe portato il presidente Roosevelt a nominarlo responsabile dell’Ufficio Informazioni per l’area dell’Asia e Pacifico. Lattimore tenne i contatti con Chiang Kai Shek e conobbe Mao Zedong…**

Poi nel 1950 l’accusa da parte del Comitato per le Attività Antiamericane di essere “il principale agente sovietico in America”.
Sulla base di accuse non supportate da fatti, Lattimore dovette affrontare cinque anni di processi e accuse – che alla fine si rivelarono tutti falsi e privi di fondamento.

La storia della lotta dell’ormai ultracinquantenne Lattimore per difendere la propria integrità ci lascia di lui una immagine quasi titanica – ma io ammetto di essere profondamente affascinato soprattutto dall’avventura di Owen e Eleanor nel 1927.
Una storia romantica – con slitte, tempeste, signori della guerra, banditi, e l’occasionale cammello sbandato.

Non ne fanno più, così.

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Turkestan-Reunion-9781568360539* Procurare i tre volumi di diari di Eleanor e Owen Lattimore – pubblicati anni addietro da Kodansha International e mai più ristampati – è stata un’impresa non da poco.
Per due volte il corriere, incapace di trovare il mio indirizzo, ha rispedito al mittente i volumi.
I prezzi spesso stravaganti dei volumi nuovi, quando reperibili, mi hanno oltretutto spinto a mettermi alla ricerca dei volumi usati – ed il libro di Eleanor Lattimore, Turkestan Reunion, è ora sul mio scaffale in una versione “restaurata” da un bibliotecario coraggioso, che ne ha rimosso la copertina e la rilegatura evidentemente distrutte, ri-rilegando il volume per poi appiccicare sulla copertina cartonata la copertina dell’originale, plastificata ad arte.
Si tratta di pezzi della mia collezione dei quali vado maledettamente fiero.

** Lattimore conobbe anche, quasi certamente, Paul Linebarger, alias Cordwainer Smith. Un altro autore che gode della mia assoluta ammirazione.

Autore: Davide Mana

Paleontologist. By day, researcher, teacher and ecological statistics guru. By night, pulp fantasy author-publisher, translator and blogger. In the spare time, Orientalist Anonymous, guerilla cook.

17 thoughts on “Owen & Eleanor, un viaggio di nozze

  1. Bellissimo post: fa sognare. Vorresti avere una trentina+una cinquantina di anni di meno ed intraprendere viaggi tipo questi… mica il tragitto sulle vie della merd.. ehm.. cittadine che ti portano a lavoro.

  2. Perché Hollywood fa tanti remake quando ci sono storie come questa…?

  3. Credo perché non piacerebbe agli adolescenti che sono ormai il pubblico di riferimento – sai, sarebbe la storia di due “anziani” ventiseienni, che viaggiano in un posto zeppo di stranieri.
    E neanche una bottiglia di Pepsi in vista…
    Come fanno i poveri ragazzotti a identificarsi?

  4. Why, ma basterebbe spostare la faccenda ai giorni nostri, ringiovanire la coppia di un decennio, cassare l’obsoleto particolare della luna di miele, fare di Owen un esperto di arti marziali e di Nell l’Inconsapevole Custode Di Un Segreto Millenario E Potenzialmente Devastante Cui I Malvagi Danno La Caccia. Dopodiché, aggiungendoci un Misterioso & Potentissimo Oggetto nascosto da qualche parte lungo la Via della Seta, e un Malvagissimo Mandarino cum Vampiro (plurisecolare e colluso con le Triadi) che pratica qualche tipo di magia nigerrima, nonché un Vispo Ragazzino Locale come Guida & Conoscitore di Passaggi Segreti, sarebbe perfetto!
    E che ci vuole, dopo tutto?

    No, seriamente: magnifica storia. E la voce di Eleanor nella lettera… ah!

    • Hai dimenticato che poi ambienterebbero tutto in Centro America.
      E poi… come ti vengono in mente trame del genere? Ma che gente frequenti? 😀

      Di fatto, i diari dei Lattimore battono il 90% delle trame Hollywoodiane senza neanche pensarci.

  5. Uh uh. In Centro America ci vanno nel sequel, dopo che nel finale aperto del primo film hanno scoperto che l’Oggetto Misterioso è di fattura azteca. Ma naturalmente non sono stati gli Aztechi a lasciarlo lì (dovunque lì fosse…), bensì una Civiltà Aliena. E infatti, il trequel sottotitolerà “The Atlantis Quest” …

    Si vede che frequento cattive compagnie, eh? 🙂

  6. voi state male, ma tanto 😛 …. ma grazie di esistere 😀

  7. Mi piacciono molto questi racconti di avventure che danno la sensazione di un mondo ancora giovane e ricco di promesse.
    🙂

  8. Ed è passato, in fondo, poco tempo – Lattimore morì nell’anno in cui io mi diplomai al liceo.
    Il suo mondo e il mio si sovrappongono, sono in continuità.
    Ciò che è cambiato è nella testa della gente, temo.

  9. Be’, ma oggidì un frigidaire antiatomico è un accessorio imprescinidibile in una serie di film…

  10. Natch. E io che volevo finire il terzo film rivelando Nell come la discendente della Razza Aliena – nonché Reincarnazione dell’Ultima Regina di Atlantide… Dici che è un po’ troppo?
    I’m deflated.

  11. 😀 Oh well. I suppose I’ll stick to historicals…

  12. Che importa se non lo fanno il film, lo sto vedendo nella mia testa 😉

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