strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti


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La lista di suggerimenti per Natale

Perché se hai un blog che parla di libri, devi fare la lista di libri per Natale, o così dicono quelli bravi.
Solo che questo è strategie evolutive, e quindi di liste nen faremo due – o magari tre. Una oggi, per i libri cartacei da regalare, una la sera di natale, per gli ebook che potete ordinarvi alla svelta per uso personale (o spedire come regalo – meglio di un biglietto d’auguri), ed una prima dell’Epifania, di cose a basso costo (diciamo sotto i 5 euro, magari anche sotto i 2), che potete mettere nella calza della Befana.
Magari cose ovvie, ma chi può dire… vediamo.

A questo giro, libri di lusso (o quasi), metà in italiano – più un paio di cose diverse.
Vediamo…

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Estenuazioni Natalizie

Siete estenuati dalla frenesia delle feste?
Pare che sia il nuovo trend – oddio come odio il Natale, con tutte questi festeggiamenti, e i regali,e la gente per casa, e lo stress, oddio lo stress, cosa ne è stato del buon vecchio e genuino spirito natalizio, mi domando, signora mia?

Il che naturalmente è un buon modo per annunciare al mondo che sì, andate a un sacco di feste, e sì, avete speso una quantità imbarazzante di denaro in regali e cibo e alcoolici, e sì, avete una valanga di amici e di parenti affettuosi, ma sia ben chiaro, a voi non piace affatto tutto ciò.
No, voi ve ne stareste a casa, da soli, a scaldarvi le mani alla fiamma di una candela, mangiando una caldarrosta ammuffita, in attesa che arrivi Krampus a scudisciarvi le natiche, ma che ci volete fare, non ci sono più i bei natali di una volta.

Il che è un po’ come ammettere che, da una parte, di amici e parenti affettuosi a voi non potrebbe fregare di meno, e dall’altra, che la spesa e la fatica di essere festivi e goderecci per voi non è neanche una scelta, ma un obbligo, una imposizione alla quale non riuscite a sottrarvi.
E da tutto ciò mi sorge il dubbio, non sarà che a Natale siete stressati perché di fatto avete una vita abbastanza orribile, e siete persone pessime?
Così, consideriamola una ipotesi di lavoro.

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L’importanza di una dedica

book-gift2Siamo a due giorni da Natale.
È un buon momento per un po’ di lifestyle blogging.

Il libro rimane probabilmente il più popolare fra i regali natalizi.
In un paese che legge sempre meno, nel quale l’italiano medio legge 0,73 libri l’anno, nel quale oltre il trenta per cento dei cittadini sono analfabeti funzionali (nel senso che leggono le parole, ma non capiscono cosa voglia dire ciò che leggono), il Natale è per i librai ciò che San Valentino è per i cioccolatieri o il Giorno dei Morti per i fiorai.

Ma è facile, essere cinici. Continua a leggere


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Il Grande Mare delle Storie

Ike Asimov, l’uomo che ammise che non sarebbe passato alla storia per la qualità della sua scrittura ma per la quantità della sua scrittura, diceva che per scrivere teneva le persiane abbassate e si autoconvinceva che fuori infuriava la tormenta.
Può essere un sistema.

Abbiamo parlato in passato del blocco.
Il blocco non esiste.
È solo il cervello che ha bisogno di un cambio di marcia, di un cambio di prospettiva.
Siamo solo noi che inganniamo noi stessi.
L’ultima volta che soffrii del blocco – doveva essere la fine degli anni 80 – venni colto dalla curiosa nozione che il linguaggio non fosse abbastanza flessibile per permettermi di esprimere ciò che volevo.
Idiozie.
Ero solo io che non ero abbastanza in gamba.

Ma c’è un problema diverso dal blocco – ed è quando le idee ci sono, le storie ci sono, ma non abbiamo assolutamente voglia di scrivere.
Un problema, credo, che Ike Asimov non sperimentò mai. Continua a leggere


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Suonate ancora, datemi l’eccesso

christmas presentSia ben chiaro che la colpa è della mia amica laClarina, che un paio di giorni addietro ha dedicato un bel post su come in fondo sia stato Charles Dickens a inventare il Natale come noi lo conosciamo – e lo festeggiamo.
Leggetevelo, che vale la pena.
Anche perché, in un certo senso, questo post è complementare o propedeutico a quello.
O qualcosa del genere.

I festeggiamenti natalizi prima che carletto Dickens ci mettesse i fantasmi, l’oca al forno e tutto il resto, infatti, gli inglesi li chiamavano “revels”.
che deriverebbe poi da un termine francese che vuol dire “rivolta”.
Subodorate anche voi qualcosa che vale la pena esplorare?
Un angolo cialtronesco della storia?
Beh, ci avete preso.
Seguitemi… e badate dove mettete i piedi, che il pavimento sarà sdrucciolevole.

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